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"Quel commissario ha un incarico politico": il concorso dei vigili torna a rischio

La denuncia è del capogruppo in Campidoglio del Nuovo Centrodestra Sveva Belviso: "Vallante ricopre incarico legato alla politica quindi non puo' far parte della commissione". Il vicesindaco Nieri minimizza le accuse

Il Concorso per 300 Istruttori di Polizia Locale di Roma Capitale rischia di subire un ennesimo stop. E ciò a causa di un gravissimo errore nella nomina di uno dei componenti della Commissione di esame, il dottor Attilio Vallante, che ricopre incarichi fiduciari per conto di Zingaretti in Regione. A mettere in apprensione gli aspiranti vigili è il capogruppo del Nuovo centrodestra in Campidoglio, Sveva Belviso.

LA DENUNCIA DI BELVISO - "Vallante - spiega Belviso - è stato nominato, con contratto a tempo determinato, a capo di un ufficio di diretta collaborazione dell'organo politico. Con l''atto di organizzazione' n. 227327 del 16 aprile 2013, emanato dal Segretariato Generale della Regione Lazio, gli è stato conferito l'incarico di Responsabile della struttura coordinamento delle politiche territoriali. Ebbene, la legge nazionale specifica che l'incarico di componente di una Commissione di esame in un concorso pubblico non è compatibile con incarichi legati al mondo politico, ma Vallante è a capo di un ufficio di diretta collaborazione dell'organo politico (tra l'altro sul sito della Regione Lazio è presente l'apposito elenco delle strutture di diretta collaborazione della Giunta regionale)".

"Marino e Nieri - prosegue - mettono in discussione il Concorsone, lanciano accuse di brogli solo perché voluto dalla vecchia amministrazione, e ora nominano nella commissione del concorso dei vigili un uomo di stretta fiducia del presidente della Regione violando le norme? Ma che coerenza è mai questa? Ormai il dilettantismo della giunta Marino sta raggiungendo un livello di pericolosità sociale, sta creando danni all'intero tessuto della città. Marino non ha umiltà, invece per fare il sindaco bisogna studiare. Spesso la presunzione lo conduce a scivoloni imperdonabili. Non si gioca con i concorsi, non si gioca con la vita delle persone. Come faranno il sindaco e Nieri a guardare in faccia i ragazzi che in buona fede hanno studiato per anni e si sono preparati seriamente per superare un concorso? Come fanno sindaco e vicesindaco la sera a guardarsi allo specchio mentre stanno rubando il futuro a migliaia di ragazzi? E' una vicenda incredibile, che getta il disonore sull'amministrazione di Roma Capitale".

IL VICESINDACO NIERI - Alla Belviso replica però il vice sindaco Nieri allontanando le ombre. "Roma Capitale ha agito nel pieno rispetto dei regolamenti e della normativa vigente. Come previsto dalla legge regionale, infatti, l’amministrazione capitolina ha designato due membri e ha chiesto il terzo membro alla Regione Lazio, che ha indicato il dottor Vallante e un eventuale supplente, attraverso apposita nota del segretario regionale. Ci è stato comunicato che il dottor Vallante è un dirigente del MEF attualmente in servizio presso la Regione Lazio ed è un esperto in materie riguardanti la Polizia Locale. Da contatti fra gli appositi uffici regionali e comunali, inoltre, ci è stato confermato che non esistono anomalie, né incompatibilità di alcun genere riguardo il delicato incarico affidato. Per le notizie raccolte, dunque, per noi è tutto regolare. La commissione potrà quindi proseguire il suo lavoro”.

“Possono star tranquilli la consigliera Belviso e i suoi colleghi", prosegue Nieri. "Noi stiamo facendo il nostro dovere e riparando i danni fatti da chi ci ha preceduti su queste vicende, e lo stiamo facendo con la massima attenzione, nel rispetto di tutti. Soprattutto di chi ha partecipato al concorso e attende da tempo la conclusone della procedura, che ha accumulato ritardi non certo dovuti alla nostra volontà, ma alle note vicende legate alle indagini della Procura sulla precedente commissione".

Chiede chiarezza anche Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini: "Il concorso per i vigili deve essere fatto celermente e con la massima trasparenza. Non è accettabile che uno dei tre membri della commissione esaminatrice sia un dirigente della Regione Lazio che ha un contratto temporaneo e fiduciario con la giunta Zingaretti. Lo diciamo con il massimo rispetto perché vorremmo che si evitasse un altro stop dovuti dato da indagini della Procura".

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