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INTERVISTA | Baglio (Pd): "Governeremo Roma con il modello ponte di Ferro"

La capogruppo dem a RomaToday fa il bilancio dei primi cento giorni e traccia le priorità dell'azione amministrativa nel medio termine

"Dialogo" è la parola chiave, di questi primi 100 giorni e di quelli che verranno. Dialogo interno, dialogo con le opposizioni, dialogo con la città e i suoi stakeholder. L'obiettivo è perpetrare il "modello ponte di Ferro", l'opera riaperta in soli 70 giorni di lavori dopo un incendio, emblema di una ritrovata efficienza amministrativa da mettere, si spera, a sistema. Consapevoli che viene ora il tempo delle decisioni, quelle anche impopolari me necessarie per sbloccare alcuni settori chiave. A tirare le somme di questi primi tre mesi di mandato, la capogruppo Pd Valeria Baglio. 

Cento giorni di amministrazione Gualtieri. Di quali risultati può dire di andare fiera? 

Abbiamo ripreso finalmente un lavoro serio di programmazione. Sui rifiuti, dal caos a una prima normalizzazione, in particolare con il lavoro sulle utenze non domestiche che si era interrotto bruscamente; sui trasporti, con investimenti per la cura del ferro, con fondi per la manutenzione, nuovi bus, interventi sulle tranvie; sulla legalità, con la nascita del forum per i beni confiscati alle mafie; sull'istruzione con più i fondi per famiglie e nidi capitolini e il tavolo di lavoro per gli Oepa. Ma più in generale abbiamo improntato un nuovo metodo di lavoro. 

Cioè?

Si sono riallacciati i fili con le istituzioni, con Governo, Regione, terzo settore, con i rappresentanti diplomatici e le università, con il mondo produttivo. Mai più Roma isolata dal mondo è il messaggio che vogliamo lanciare. I fondi per il Giubileo straordinario, la sfida per Expo 2030 sono traguardi vicini. Il sindaco con la sua esperienza di governo, quella europea e il suo profilo di dialogo, aperto alla città, è una garanzia per il futuro di questi obiettivi. 

Una nuova stagione di dialogo che avete rivendicato anche con le opposizioni.

Lo dimostra il bilancio approvato, un bilancio di responsabilità, di coesione e di contrasto alle disuguaglianze sempre più forti della nostra città, che ha tenuto ampiamente conto anche delle richieste avanzate dalle minoranze politiche. 

Con il M5s il dialogo però fa scintille...

Io capisco che per loro la fase non sia semplice, quando si è governato per cinque anni e ci si ritrova all'opposizione non è facile costruire un dialogo costruttivo. Detto questo credo che l'approccio giusto da parte nostra sia tentarlo in ogni modo. Abbiamo deciso di fare le due commissioni speciali, una del Giubileo e una dell'Expo, la prima andrà alla lista Calenda, la seconda al M5s. Tutti devono sentirsi partecipi della fase di cambiamento che si sta aprendo. 

Si può dire che sta per partire la fase 2 della nuova amministrazione. Da quali caratteristiche sarà segnata? 

Vorremmo che si ispirasse al "modello ponte dell'Industria", un metodo di lavoro, serio, rigoroso, che ha permesso di restituire alla città un'infrastruttura simbolo in soli 70 giorni, portando sempre avanti in parallelo dialogo e condivisione anche interna. Come capogruppo ho chiesto che i consiglieri facciano delle riunioni con gli assessori, per fare squadra e far partire una fase di profondo rinnovamento per la città e di cambiamenti strutturali. 

Dovrà necessariamente essere anche la fase delle decisioni. Sarà necessario prenderne anche di impopolari per segnare il cambio di passo su alcuni settori, penso ai rifiuti, e fare la differenza rispetto all'era Raggi. Siete pronti a farlo e a gestire il dissenso?

Siamo assolutamente pronti a prendere decisioni importanti per la capitale ma devono essere decisioni veicolate bene. Il cittadino deve essere informato con spiegazioni che permettano di capire i benefici a medio e lungo termine di una scelta che può inizialmente essere percepita come negativa. Sui rifiuti non prendere decisioni ci ha portato a vivere una città sporca, che dipende da altri e con costi elevati. Dovremmo necessariamente organizzarci perché i rifiuti che produciamo vengano gestiti nella nostra città diventando una risorsa. E questo va spiegato. 

Quali sono a suo avviso le tappe più urgenti e le maggiori criticità da affrontare nel medio periodo. 

Ridare slancio alle municipalizzate e partecipate è senz'altro tra le priorità, con l'obiettivo di tornare a dare ai cittadini servizi di qualità. Far uscire il settore turistico dalla crisi, ascoltare i rappresentati dei lavoratori, ridare fiducia alle imprese, ridurre la forbice delle disparità. Contiamo a breve di dare alla città un nuovo regolamento per la Consulta cittadina per i diritti delle persone con disabilità che sia ispirato a un principio: dare voce a chi non ce l'ha. In questi primi 100 giorni il PD ha chiesto e destinato 6 milioni di euro all'abbattimento di barriere architettoniche. Da qui riparte la Roma di tutti che romane e romani ci hanno chiesto di realizzare.

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