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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Sanità Lazio, la Corte dei Conti: "Maturi i tempi per la chiusura del commissariamento"

Dalla relazione emerge che gli "equilibri complessivi (contabili, finanziari, economici)" dei conti della Regione Lazio "paiono garantiti solo per via del mantenimento della pressione fiscale imposta dalla permanenza della Regione nel Piano di rientro dal deficit sanitario"

Sì all'uscita dal commissariamento della Sanità del Lazio per quel che riguarda l'aspetto sanitario. Preoccupa invece l'aspetto dei conti. E' la Corte dei Conti a tracciare il quadro della situazione del commissariamento della sanità laziale. Il presidente della sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei Conti, Roberto Benedetti, ha usato parole chiare: "Per quanto riguarda l'aspetto sanitario, riteniamo possano essere maturi i tempi per la chiusura del commissariamento e di tornare finalmente per la Regione a un regime di ordinarietà che consentirà di avere più risorse e soprattutto la possibilità di colmare con l'assunzione di personale i vuoti che si stanno creando". 

Dalla relazione però emerge un quadro tutt'altro che roseo per quanto riguarda i conti. A firmarla è la consigliera della sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei Conti, Oriella Martorana. Vi si legge che gli "equilibri complessivi (contabili, finanziari, economici)" dei conti della Regione Lazio "paiono garantiti solo per via del mantenimento della pressione fiscale imposta dalla permanenza della Regione nel Piano di rientro dal deficit sanitario e dalla restituzione trentennale delle anticipazioni di liquidità riscosse per estinguere le passività pregresse".

"Con riguardo, poi, alle caratteristiche di rigidità del bilancio, la Sezione- ha proseguito- segnala nuovamente la sussistenza di rilevanti limiti sul grado di effettività possibile, alle condizioni date, degli obiettivi individuati negli atti di programmazione regionale, come pure sul grado di intensità e coerenza con i quali i medesimi possono essere in concreto perseguiti". 

Il Lazio sta per uscire dal commissariamento della sanità e il quadro per il futuro che delineano i giudici contabili non sembra entusiasmante, perchè gran parte delle entrate tributarie regionali avrebbero gia' destinazioni vincolate, lasciando pochissimi spazi per investimenti e riduzione delle tasse: "In una prospettiva in cui risultino definiti, a livello normativo, presupposti e criteri ai quali ancorare la fuoriuscita dal Piano, grande rilevanza in termini prospettici deve essere attribuita alla circostanza che le entrate tributarie proprie della Regione, con il connesso regime delle aliquote Irpef e IRAP mantenute al livello attuale, rimarrebbe assorbito, per una parte rilevante, dalle quote da destinarsi al ripiano annuale dei disavanzi pregressi sopra indicati- ha detto ancora la consigliera Martorana- Ciò, evidentemente, a scapito di una efficace azione di programmazione regionale e di una resa efficiente dei servizi ai cittadini residenti sul territorio (primariamente, in materia di sanità e trasporti), nonchè, per quel che riguarda gli interventi rimodulativi in materia di imposizione tributaria pure presenti nei documenti programmatici dell'Ente, a vantaggio delle fasce sociali più deboli e, più in generale, nel contesto dell'adozione di misure incentivanti a vantaggio delle imprese già presenti e operanti".

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