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Usb dalla parte dei lavoratori Alcoa, Ilva e del Sulcis

"Ciò che si riduce è soltanto il salario, la pensione, i risparmi e il potere d'acquisto delle famiglie italiane"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

La giusta rabbia degli operai sardi a Roma è la punta dell'iceberg di una situazione ormai insostenibile che sta emergendo con estrema drammaticità e durezza in tutto il paese. La disoccupazione avanza senza limiti, come anche l'inflazione, la cassa-integrazione, la mobilità, la povertà. Ciò che si riduce è soltanto il salario, la pensione, i risparmi e il potere d'acquisto delle famiglie italiane.

La risposta del governo Monti è una ricetta che prevede ulteriori sacrifici, nuove tasse, privatizzazioni e tagli allo stato sociale. Il 90% dei partiti non dice nulla ed appoggia il governo Monti, sino a prevedere un Monti-bis e chissà, dopo forse anche un Tre-Monti. Silenzio e tanta ipocrisia da parte di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Chi invece protesta viene indicato come “nemico della patria” e manganellato: questa è la loro democrazia.

USB è con tutti i lavoratori in lotta e ritiene sia giunto il momento di scendere in piazza tutti insieme per dimostrare un dissenso concreto e determinato alle politiche di questo governo, al ricatto del debito e delle banche, allo strapotere delle aziende e dei grandi gruppi finanziari.


 Unione Sindacale di Base

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