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Roma Tre compra le 'sue' aree dal Comune per 18 milioni di euro

Basilicata: "Da proprietari possiamo immaginare processi di valorizzazione"

Dalla nuova facoltà di Ingegneria di via della Vasca Navale al rettorato in costruzione su via Ostiense. Il 'cantiere Roma Tre' da ieri ha acquisito solida fondamenta: la terza università romana ha infatti acquistato dal Campidoglio le aree su cui insistono i propri immobili. La spesa ammonta a 18 milioni di euro e arriva al termine di un percorso lungo 26 anni e dopo 4 accordi di programma sottoscritti dal 1993 al 2004. "Noi oggi patrimonializziamo, diventiamo proprietari di casa nostra così da poter immaginare processi di valorizzazione. Noi continueremo a costruire" ha spiegato il direttore generale di Roma Tre, Pasquale Basilicata che ha presentato l'operazione insieme al rettore Luca Pietromarchi e alla sindaca di Roma, Virginia Raggi.

L'acquisizione si inserisce in un più ampio progetto di Roma Tre di riqualificazione del quadrante sud-ovest della Capitale. Questi i beni compresi nell'operazione: l'ex Vasca navale in via Volterra, l'ex Depositeria comunale in largo Murialdo, l'ex scuola Silvio d'Amico in via Silvio D'Amico, l'ex istituto scolastico De Amicis in via del Valco San Paolo, l'ex Ente comunale di consumo in via Ostiense, l'area contigua ex Alfa Romeo in via Valco San Paolo, l'area contigua ex Omi in via della Vasca Navale e l'area prospiciente ex Siba in Via della Vasca navale.

"Grazie a questa patrimonializzazione" ha continuato Basilicata "andranno avanti importanti operazioni. Abbiamo in atto i due più grandi cantieri d'Europa: il primo sull'area del valco San Paolo, ovvero il secondo lotto della vasca navale con il dipartimento di Ingegneria, da 14mila metri quadri di nuova edificazione tra laboratori, aule e spazi per gli studenti. L'altro è il nuovo rettorato su viale Ostiense". Le operazioni continueranno anche nei prossimi tre anni: "Abbiamo il progetto del Mattatoio che sarà importante anche per la città". Lo stadio Berra "che insiste sullo stadio Marconi. I soldi dove li troviamo? Li troviamo dalla capacità di spesa, sono 26 anni che lavoriamo a questa operazione. Risparmiare per investire". 

Non è mancata una nota polemica: "Per il futuro auspichiamo che lo strumento non sia la compravendita, ma la costituzione di un tavolo interistituzionale anche con la presenza di Corte dei Conti e Soprintendenza per capire quali altri strumenti si possono usare per il trasferimento da pubblico a pubblico. Sono sicuro che di strumenti ce ne sia più di uno".

Ha aggiunto Pietromarchi: "Quello che relativamente ci lascia l'amaro in bocca" ha spiegato a questo proposito il rettore Pietromarchi "è che quella funzione di miglioramento degli immobili e dei servizi che l'ateneo ha fatto in questi 26 anni non c'è stato riconosciuto. Male, ma va bene uguale. Adesso però non abbiamo più le risorse per lo stadio Berra o per la parte che ci manca del mattatoio. Su questo dovremmo trovare un tipo di accordo non oneroso". 

"Sono contenta di essere qui" ha detto la sindaca Raggi "per due motivi, da un lato perché siamo riusciti a portare a termine questo imponente progetto, dall'altro lo dico in maniera un po' più personale, per me è stata un'emozione. Non mettevo piede in questa aula dal 30 ottobre del 2003, il giorno della discussione della mia tesi. Mi sono laureata proprio qui in quest'aula". Poi ha aggiunto: "Va benissimo il tavolo e mi pare un'ottima idea far partecipare anche la Corte dei Conti".

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