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Unioni civili, festa in Campidoglio per il Celebration Day: ecco le prime 17 coppie

6 coppie eterosessuali, 7 di uomini e 4 di donne. "Ancora una volta diciamo che a Roma l'amore e i diritti contano" il commento dell'assessore Cattoi. Non è mancata la protesta di un contestatore solitario: "Vergognatevi"

Grande festa in Campidoglio per l'inaugurazione del registro delle unioni civili. 17 coppie, tra omosessuali (7 di uomini e 4 di donne) ed eterosessuali hanno celebrato la loro unione civile nella sala della Protomoteca a palazzo Senatorio. Un vero e proprio 'Celebration day' a cui hanno partecipato, oltre a diversi consiglieri capitolini, anche i genitori, le famiglie e gli amici delle coppie. 

A celebrare la prima unione, quella di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, è stata la consigliera di Sel, prima firmataria della delibera che ha istituito il registro, approvata lo scorso 28 gennaio, Imma Battaglia accompagnata da Eva Grimaldi: “È vero che questo non è un matrimonio, ma è un evento importante: ho scelto di non registrarmi oggi ma di prendere un impegno con voi, che siete e sarete per sempre pionieri di questa nostra battaglia” ha detto loro Battaglia, prima di lasciare i 'piccioncini' allo scambio degli anelli e al bacio che ha suggellato la prima unione civile della storia del Campidoglio. E altre 170 sono in attesa di registrazione. 

Le altre celebrazioni le ha officiate l'assessore alle Pari Opportunità Alessandra Cattoi. Lunga anche la serie di consiglieri capitolini presenti: Giulia Tempesta (Pd), Svetlana Celli (Lista Marino), Riccardo Magi (Radicali), Massimo Caprari (Cd) e Virginia Raggi (M5S), il presidente dell'Assemblea capitolina, Valeria Baglio, e ancora i consiglieri Gemma Azuni (Sel), Fabrizio Panecaldo (Pd), Gianluca Peciola (Sel) e Francesco D''Ausilio (Pd).

“Oggi è una giornata da segnare sul calendario, registriamo le prime coppie e quindi registriamo i diritti. Coppie di uomini, di donne, di uomini e donne, semplicemente coppie che si amano e che vogliono suggellare la loro vita insieme" ha commentato Cattoi. “Ancora una volta diciamo che a Roma l'amore conta e i diritti contano, che tutte le persone hanno pari dignità come dice la bellissima Costituzione, che vanno rimossi gli ostacoli all'uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini”. Poi un appello al Parlamento: “Le unioni civili devono essere legge anche in Italia”. 

A festeggiare con manifesti affissi nella sala della Protomoteca, il gruppo capitolino di Sel: “Roma sposa i diritti. Anni di battaglie per il riconoscimento dei diritti per tutti. Vittoria! Ora vogliamo la legge sui matrimoni” si legge sui manifesti appesi. “A pochi giorni dal Roma Pride 2015, che si terrà il prossimo 13 giugno la nostra città sposa i diritti, rivendicando la propria vocazione ad essere una Capitale europea, a partire dai diritti di cittadinanza” spiegano i consiglieri Gianluca Peciola, Gemma Azuni, Imma Battaglia e Annamaria Cesaretti. “L'approvazione del Registro delle Unioni Civili nella Capitale e la registrazione di centinaia di coppie che ne hanno già fatto richiesta rappresenta un messaggio rivolto al Governo e al Parlamento. Serve una legge nazionale che riconosca il vincolo affettivo il quelle decine di migliaia di coppie di fatto, omosessuali ed eterosessuali, che ancora oggi non vedono riconosciuti i loro diritti”. 

Aggiunge Giulia Tempesta, vice-capogruppo del Pd capitolino: “Quella di oggi è stata una giornata importante per Roma e per l'Italia. Non abbiamo solo registrato le unioni civili di 20 coppie di romani ma abbiamo ribadito il diritto individuale di libertà nella scelta del partner con il quale si intende condividere un percorso di vita. E' stata una festa, la festa dei diritti nella casa dei romani, dove tutti sono benvenuti, siano essi etero o omosessuali” ha affermato Tempesta. “Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti per recuperare il gap legislativo che l'Italia ha accumulato in questi anni”. 

Unioni civili, il 21 maggio è il Celebration Day (Twitter Roma Capitale)

Non sono mancate le contestazioni, anche se isolata e portata avanti da un personaggio solitario. “Il matrimonio è tra uomo e donna, vergognatevi. Avete rovinato l'Italia” ha gridato a squarciagola ricevendo in cambio una marea di “vattene”. L'uomo si è poi allontanato spontaneamente. Polemizza anche l'opposizione: “Il sindaco Marino chiama alla grande adunata i consiglieri di sinistra per celebrare le inutili unioni civili in Campidoglio, che a nulla servono se non a fare una passerella mediatica in assenza di una legge nazionale” denuncia Dario Rossin, vicecapogruppo Forza Italia in Campidoglio. “A pochi passi da dove si svolgono le celebrazioni oggi in Assemblea capitolina la maggioranza non è riuscita nemmeno ad avere i numeri per aprire i lavori d'Aula e dare risposte a tutti i romani”.

E una notizia arriva anche dall'Atac. Scrive il circolo Pd Atac: "Oggi Fabio Motti, membro del direttivo del circolo Pd Atac, celebra in comune la sua unione civile. Atac s.p.a. ha dato ampia disponibilità per la concessione del congedo matrimoniale. La legge nazionale però non prevede, in questi casi, un congedo retribuito senza il pericolo di incorrere in sanzioni" si legge in una nota. "È per questo che il Circolo Pd Atac ha deciso di promuovere la creazione di un fondo tra gli iscritti, per poter garantire a Fabio la pienezza di quello che tutti noi riteniamo essere uno dei diritti dei lavoratori". Qualche giorno fa un altro dipendente dell'azienda ha festeggiato l'ottenimento del congedo straordinario non retribuito. 

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