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Unioni civili, Sel ritira la proposta di delibera: "Strada condivisa con la maggioranza"

Ad annunciarlo il coordinatore Panecaldo: "Vogliamo raccogliere tutte le istanze". Ma la discussione sul tema per la maggioranza si sta rivelando un campo minato

Elaborare una proposta condivisa sulle Unioni Civili. È questa la decisione che è stata presa dalla maggioranza capitolina di fronte alla proposta di delibera avanzata negli scorsi giorni da Sel sulle coppie di fatto. E se da un lato la maggioranza nega qualsiasi tensione sul tema e affida a Imma Battaglia, prima firmataria della proposta di Sel, il compito di coordinare il tavolo, la discussione su un tema così delicato per il sindaco che tanto da renderlo uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale, potrebbe rivelarsi un vero e proprio campo minato. 

Ad annunciare la volontà di arrivare a una posizione unitaria è lo stesso coordinatore della maggioranza, Fabrizio Panecaldo. “Vogliamo raccogliere tutti gli aspetti e le istanze che sono sul tavolo della discussione” ha spiegato. Secondo quanto si apprende, infatti, oltre alla proposta di Sel e a quella del Movimento Cinque Stelle, in campo ci sarebbe anche una delibera di iniziativa popolare depositata dai radicali nel corso della precedente legislatura che aspetta di essere discussa. 

La strada tracciata dal Pd, che avrebbe mal digerito l'uscita del sindaco a favore della proposta di Sel alla festa dei Giovani Democratici, trova però l'assenso del capogruppo di Sel al Comune, Gianluca Peciola che allontana ogni polemica: “Sel e Partito Democratico fanno un passo indietro per una battaglia che non vuole avere bandiere di partito ma deve essere espressione di tutto il centro sinistra e delle forze democratiche” ha affermato.

Tutti d'accordo quindi sull'aprire le sale capitoline al registro per le Unioni Civili. Ma non senza se e senza ma. Secondo quanto si apprende, a creare qualche perplessità ai democratici è il 'nodo gay'. E c'è chi non manca di parlare di tensione all'interno della maggioranza. Domani pomeriggio alle 14 alla sala del Carroccio si incontreranno tutti i capogruppo dei partiti di maggioranza e quello dei Cinque Stelle, a loro volta firmatari di una delibera, compresi rappresentanti delle associazioni del mondo lgbtqi.

Imma Battaglia però fa sapere che l'apertura al dialogo non equivale a un passo indietro sulla questione delle coppie omosessuali: “Non vado a trattare, non accetterò alcuna proposta al ribasso. La delibera che avevamo proposto è evoluta: equipara le coppie omosessuali a quelle eterosessuali”. Per Imma Battaglia, non una questione simbolica “ma di vita quotidiana” che potrebbe dare il segno “che la politica in Campidoglio sta veramente cambiando”. Tensioni nella maggioranza? “Spero di rimanere sorpresa”.

A sostegno di questa posizione anche il consigliere radicale della Lista Civica Marino Riccardo Magi: "Una delibera di riconoscimento delle unioni civili e sostegno alle nuove forme familiari che escluda le unioni omosessuali sarebbe non solo inaccettabile ma contraria al nuovo Statuto di Roma Capitale".

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