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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Unioni civili, la proposta del Campidoglio non piace al Vicariato: "Sbandamento annunciato"

Il commento è stato affidato alle pagine del sito di informazione del Vicariato della Capitale, Romasette. Scrive il direttore Angelo Zama: "E' irrilevante giuridicamente"

L'apertura del sindaco Ignazio Marino alle unioni tra persone dello stesso sesso non è piaciuta al Vicariato di Roma. Nel mirino il registro delle unioni civili che il Campodoglio vorrebbe istituire per tutti indipendentemente dall'orientamento sessuale. “L'iter della proposta per un registro delle unioni civili in Campidoglio è la cronaca di uno sbandamento annunciato. Un deragliamento dai principi costituzionali e dalle normative nazionali preparato con cura, nella piena consapevolezza dell'inutilità di un eventuale varo del registro e della sua irrilevanza giuridica" ha affermato Angelo Zema, direttore di www.romasette. it, nell'editoriale pubblicato oggi sul sito d'informazione della diocesi di Roma a seguito delle dichiarazioni del sindaco Marino sull'iniziativa in cantiere in Campidoglio, su matrimoni e adozioni omosessuali.

Si legge su Romasette: “Sono di ieri le dichiarazioni del sindaco di Roma, Ignazio Marino, in cui indica il registro delle unioni civili come una realtà ormai prossima, precisando che 'il problema va risolto con una norma nazionale”. Per Zema “una contraddizione, insomma. Meglio, una provocazione verso lo Stato. Tanto più che 'il problema', come lo definisce lui, cioè la regolamentazione dei vari aspetti della convivenza nelle famiglie di fatto, potrebbe essere risolto con le norme già vigenti nel Codice civile. Ai protagonisti del deragliamento, però, non basta. Si vogliono inseguire altre mete” ha affermato riferendosi alle dichiarazioni di Marino di ieri che, nel corso di un videoforum a La Repubblica, ha affermato di essere favorevole sia ai matrimoni tra gay sia alle adozioni tra coppie di omosessuali.

Continua l'editoriale: “Colpisce peraltro una coincidenza amara. Le esternazioni del sindaco sono arrivate poche ore dopo l'appello rivolto dal Papa a tutti, singoli e istituzioni, davanti alla massima autorità dello Stato, per un sostegno alla famiglia, che 'chiede di essere apprezzata, valorizzata e tutelata'. Parole calpestate in pochi attimi per pura propaganda. Eppure, incontrando nel luglio scorso Francesco, Marino aveva assicurato l'intenzione di 'lavorare alla realizzazione di un vero senso della comunità'. Intento ammirevole, ma le ultime dichiarazioni del sindaco vanno in tutt'altra direzione”.

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