Ue apre procedura d'infrazione contro Malagrotta
La modalità con cui i rifiuti vengono trattati prima di essere stoccati non è ritenuta adeguata dalla Commissione Europea che ha deciso di aprire una procedura d'infrazione
Nuove nubi su Malgrotta: la discarica romana è finita nel mirino della Commissione europea. L'esecutivo comunitario ha deciso di aprire una procedura d'infrazione ritenendo non adeguata la modalità con cui i rifiuti vengono trattati prima di essere stoccati.
"Apprendo con soddisfazione la decisione della comunità europea di aprire una procedura d'infrazione per la discarica di Malagrotta, ritenendo non adeguati i modi con i quali i rifiuti vengono trattati". E' quanto afferma in una nota il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica. "Ho effettuato mesi fa - ha aggiunto - una visita ispettiva nel sito della discarica, portando con me la stampa, che per la prima volta ha toccato con mano la realtà. Ho scritto, poi, ai vertici della comunità europea denunciando le infrazioni che venivano commesse. Malagrotta per come vengono trattati i rifiuti è un veleno costante e continuo ai danni dei cittadini. Cerroni è andato avanti per anni indisturbato poiché tutelato sia dalla giunta Alemanno che dal padron dell'immondizia Panzironi. Sono quindi più che soddisfatto della procedura d'infrazione aperta dai vertici Ue - continua Pedica - essendo vicepresidente in commissione europea continuerò attraverso il mio mandato a richiedere l'intervento dell'Europa e come nel caso di Malagrotta userò i poteri dell'ispettorato del Senato, poiché a livello locale non troviamo nessuna sponda per mettere fine ad infrazioni e violazioni della legge ci rivolgeremo sempre più spesso all'intervento degli organi comunitari".
A commentare la procedura di infrazione interviene anche Legambiente.“E' l'ennesimo schiaffo alla gestione dei rifiuti nel Lazio, d'altronde i continui ricorsi di chi gestisce la discarica e le continue proroghe da parte della Regione non possono produrre che questo. E mai e poi mai si pensi a un nuovo commissariamento sui rifiuti, sarebbe una vera iattura, decida chi amministra - afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio - Per dieci anni la Regione Lazio è già stata inutilmente commissariata, portando solo ad allargamenti di tutte le discariche, poi appena è finita la deresponsabilizzazione delle amministrazioni locali sono iniziati i primi frutti, gli importanti investimenti sulla differenziata, i primi impianti di compostaggio, i Comuni ricicloni in costante aumento. Questa è l'unica strada, in audizione alla Commissione Ambiente della Regione Lazio lo diremo con chiarezza.”