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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Giunta, l'Udc alza la voce: “Noi non siamo accattoni, la Polverini rispetti accordi”

A parlare è il leader centrista Casini: " E' la Polverini che non ha rispettato gli accordi, quindi è un problema suo". All'orizzonte c'è l'ipotesi di un rimpasto per dare tre posti all'Udc

Continua il tormentone Udc per la neo governatrice del Lazio Renata Polverini. L'Unione di Centro, rimasta fuori dalla giunta, è infatti importante per garantire la stabilità dell'intera amministrazione regionale. Senza i centristi infatti la maggioranza alla Pisana sarebbe alquanto risicata. Ecco perchè da settimane ormai la Polverini si sta spendendo personalmente per trovare un accordo con il partito di Casini.

LA LEVATA DI SCUDI
- Il leader centrista però ieri ha lanciato un messaggio inequivocabile che in qualche modo rappresentata un aut aut: "Noi non abbiamo fatto proprio nulla. E' la Polverini che non ha rispettato gli accordi, quindi è un problema suo. Noi abbiamo stipulato dei patti che, come spesso accade, non sono stati rispettati. Non è che siamo degli accattoni che ci tengono buoni con un assessorato o due. Noi avevamo un accordo e chiediamo che questa venga rispettato. Tutto qui".

L'ACCORDO - L'accordo a cui fa riferimento Casini è quello pre elettorale relativo alla promessa di due assessorati più la vicepresidenza. La situazione attuale complica e non poco il raggiungimento dell'accordo perché anche laddove la Polverini dovesse e volesse accontentare i centristi, questi dovrebbero entrare in giunta con 2 donne. Questo perché lo statuto vieta alla giunta di superare gli 11 uomini, quota già raggiunta. La prospettiva però non piace all'Udc che i due uomini già li ha, ovvero Aldo Forte e Luciano Ciocchetti.

IPOTESI RIMPASTO
- Ecco quindi che, neanche un mese dopo dalla sua proclamazione, la Polverini potrebbe varare già un mini rimpasto. A saltare sarebbe il responsabile del bilancio Cetica, uomo di fiducia dell'ex segretario Ugl, che lascerebbe il posto a Luca Malcotti, uomo ex An che entrerebbe al posto del quale entrerebbe un Udc. Un sacrificio sarebbe richiesto anche ad un ex forzista, forse Zappalà. Al suo posto entrerebbe una donna, la Cetrone, sempre della provincia di Latina. A quel punto il posto per un centrista salterebbe fuori. Resterebbe aperto il nodo vicepresidenza, ruolo affidato a Fabio Armeni. Affidando la carica ad un Udc quest'ultimo andrebbe ricollocato.

LA DESTRA - La levata di scudi dell'Udc non è vista di buon occhio da Storace: "E' Casini che esagera, altro che storie. Dalla Polverini hanno avuto in regalo tre consiglieri regionali con il listino. Ma di che parliamo..."

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