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Udicon: un Decreto sanità che soddisfa a metà

"Sicuramente il testo contiene delle lacune che potrebbero essere colmate attraverso una maggiore sinergia tra Governo e parti sociali"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

 

"Aspettavamo con ansia la fine della riunione del Consiglio dei Ministri, con la speranza che almeno i punti chiave del decreto sanità potessero dare maggiore credibilità ad un provvedimento che meritava di essere presentato nella sua bozza originale, e con questo mi riferisco alla cancellazione della tassa sulle bibite gassate, la cui importanza è stata a nostro avviso sottovalutata; una misura atta a limitare il consumo di queste bevande, infatti, era indispensabile, alla luce della pericolosità che esse hanno sulla salute, soprattutto su quella di bambini e adolescenti, abituati a farne un consumo eccessivo".

Con queste parole il Presidente Nazionale dell'U.Di.Con., Denis Nesci, commenta il testo da poco approvato presentato dal Ministro della salute, on. Balduzzi che, d'alto canto, contiene alcune importanti novità su cui l'Unione per la difesa dei Consumatori in più di un'occasione era intervenuta, sollecitando enti istituzionali e ministeri ad azioni mirate per modificare lo status quo del settore sanitario.

"Il decreto in parte ha soddisfatto le nostre richieste, soprattutto per quanto riguarda un tema fortemente sentito come la ludopatia, così come per la revisione sulle nomine di dirigenti e primari nelle strutture ospedaliere", afferma il Presidente Nesci, il quale aggiunge "Innanzitutto, riconoscendo a tutti gli effetti la ludopatia come una patologia, si potranno garantire ai soggetti maggiori cure e un'assistenza psicologica adeguata a risolvere il problema, anche se non serve solo vietarne la pubblicità per evitare la dipendenza. Infine, rivedere il sistema di nomine dei vertici delle strutture sanitarie dovrebbe ovviare la questione dei dubbi incarichi che l'Associazione ha denunciato in alcuni ospedali nel Lazio".

 

Da non sottovalutare l'attenzione riservata ai minorenni in relazione al divieto della vendita di tabacco, sperando che le sanzioni elevate siano un deterrente efficace per i commercianti più indisciplinati, ma anche ciò che concerne le norme di sicurezza alimentare sempre più stringenti, augurandoci possano eliminare dal mercato merce di dubbia provenienza che spesso finisce inconsapevolmente sulle tavole degli italiani.

"Sicuramente il testo contiene delle lacune che potrebbero essere colmate attraverso una maggiore sinergia tra Governo e parti sociali, partendo proprio dalle denunce sollevate dalle associazioni che tutelano gli interessi dei cittadini - dice ancora il Presidente Nesci- e da parte nostra non mancheremo quindi di metterci in contatto con il Ministero con nuove proposte per migliorare, evidenziando i punti critici".

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