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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Udicon: "Passaporto per minori, quanta confusione"

"Con le prime partenze estive molti viaggiatori hanno dovuto fare i conti con la nuova direttiva comunitaria"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

 

Se è vero che la legge non ammette ignoranza, è pur vero che la comunicazione relativa al cambiamento rivoluzionario di una tematica tanto delicata, come quella dei documenti di riconoscimento, merita una diffusione tale da tappezzare letteralmente il Paese.

Le notizie ufficiali apparse in merito alla nuova normativa dell'Ue, che introduce delle sostanziali modifiche per ciò che concerne l'espatrio dei minori all'estero, è passata "in sordina" a causa della scarsa attenzione degli operatori e istituzioni che operano nel settore turistico.

Le novità contenute nella circolare diramata dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno, nella quale si evidenziava l'obbligatorietà di munire i minori italiani di un documento di viaggio individuale dal 26 giugno 2012, non ha trovato alcun riscontro dagli enti, ripercuotendosi negativamente sulle vacanze dei cittadini italiani.

Con le prime partenze estive infatti, molti viaggiatori hanno dovuto fare i conti con la nuova direttiva comunitaria, che in diversi casi ha lasciato a terra centinaia di famiglie pronte a godersi i giorni di meritato relax.

"In questi giorni stiamo ricevendo numerose chiamate da parte dei cittadini furiosi per i disagi derivanti dalla disinformazione - afferma il Presidente Nazionale dell'U.Di.Con., Denis Nesci - le agenzie di viaggio e le compagnie aeree non hanno avvisato preventivamente i viaggiatori delle nuove regole valide a partire dal 26 giugno, ignorando completamente la circolare del Ministero degli Affari Esteri che già il 5 marzo 2012 aveva segnalato il cambiamento al Ministero dell'Interno".

Nella circolare inviata al Ministero dell'Interno si raccomandava infatti di "ottemperare tempestivamente a tale comunicazione, con riguardo alla necessità di assicurare che tutti i genitori con minori iscritti sul proprio passaporto siano posti in grado di dotare i propri figli di un idoneo documento di viaggio individuale, questo Ministero ha chiesto alla Rete diplomatica-consolare di garantire la massima diffusione delle informazioni con particolare riferimento agli abituali interlocutori dei flussi turistici italiani, utilizzando anche appositi avvisi sui propri siti web e suggerendo anche - laddove fosse possibile di individuare i minori iscritti sui passaporti dei genitori in data anteriore al 25.11.2009 (data di entrata in vigore della legge 20 novembre 2009, n.166) - di comunicare direttamente alle famiglie la necessità di dotarsi di documenti di viaggio individuali per i propri figli minori. Al fine di consentire ai cittadini residenti sul proprio territorio nazionale di essere a loro volta tempestivamente informati circa la predetta innovazione, si prega codesto Dicastero di voler provvedere a diramare la notizia a tutti gli uffici interessati attraverso ogni utile canale di comunicazione a disposizione".

"La circolare non lascia alcun dubbio, gli enti dovevano attivarsi tempestivamente e mettere nelle condizioni il cittadino di essere in regola prima della partenza attraverso una comunicazione che è stata bypassata; inoltre - aggiunge il Presidente Nesci - bisogna capire se, come specificato dal sito della Polizia di Stato, il cosiddetto lasciapassare sia ancora un certificato valido, come confermano alcune delle questure contattate a Roma, o se ormai è stato superato alla luce dei nuovi documenti di riconoscimento, come invece ci è stato risposto da un commissariato di Polizia".

L'U.Di.Con ha pertanto predisposto una lettera indirizzata al Ministero dell'Interno, al Ministero degli Affari Esteri, al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e ad Assoviaggi chiedendo di diffondere la notizia sui canali informativi a loro disposizione.

 

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