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Udicon: "Intervenire subito sugli edifici scolastici"

"È suonata da poco la campanella del nuovo anno scolastico e finora non si è fatto altro che riportare l'attenzione sul caro libri"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

"Per fortuna oggi si è solo sfiorata quella che poteva diventare una tragedia, ma bisogna subito mettersi a lavoro, affinché episodi del genere non si ripetano più". Con queste parole il Presidente Nazionale dell'Unione per la difesa dei consumatori, Denis Nesci, commenta la vicenda che questo pomeriggio ha visto protagonisti i bambini di una scuola materna nella periferia romana, rimasti fortunatamente illesi a seguito del "cedimento grave" di un pilastro dell'istituto scolastico.

"È un disastro preannunciato - tuona il Presidente Nesci - proprio qualche giorno fa il rapporto condotto dal Ministero dell'Istruzione sulla situazione edilizia scolastica metteva in evidenza delle carenze strutturali e impianti non sempre a norma; questa è sicuramente una priorità ora, perché in ballo c'è la sicurezza dei nostri figli e nipoti".

È suonata da poco la campanella del nuovo anno scolastico e finora non si è fatto altro che riportare l'attenzione sul caro libri e le novità introdotte quest'anno, primo fra tutti l'informatizzazione delle aule, trascurando di fatto un elemento che sicuramente doveva destare maggiore preoccupazione: lo stato di conservazione degli istituti scolastici.

Sul fronte della sicurezza bisogna veramente partire da zero, soprattutto per ciò che riguarda la normativa antisismica, come d'altronde è stata confermato dallo stato in cui si trovano gli istituti in Emilia Romagna a seguito dell'ultimo terremoto (471 edifici sono stati dichiarati inagibili).

Non va di certo meglio sulle norme in materia di sicurezza antincendio, considerando che sono presenti nelle scuole solo estintori portatili e segnaletiche di sicurezza.

Insomma, il luogo che dovrebbe insegnare ed educare i ragazzi è forse diventato quello più pericoloso, e se non si investe per ammodernarlo e ristrutturarlo potrebbe diventare addirittura fatale.

L'U.Di.Con. invita il Ministero dell'Istruzione ad intervenire immediatamente, non solo facendo dei sopralluoghi sulle scuole, ma anche mettendo a disposizione i fondi stanziati, a partire dagli edifici che presentano deficit strutturali.

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