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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Turismo a Roma, è crollo totale: da 300mila a mille visitatori al giorno

È uno dei dati emersi dallo studio di Marketing01 su un panel di 300 imprese del settore per comprendere come abbiano saputo reagire alla crisi post lockdown

Fonte Agenzia Dire - Un tracollo del turismo totale, prevedibile ma che nei numeri lascia senza parole. La città, con l'emergenza coronavirus e nonostante le parziali riaperture dei confini, è passata da circa 300mila turisti al giorno ad appena un migliaio. Un calo del 99,7%. Un'estate mai così difficile per la Capitale, sebbene  Cna - Confederazione Nazionale dell'Artigianato abbia rilevato una timida ripresa, con incassi cresciuti nelle ultime settimane del 10% circa, cifre ancora insufficienti.

A dirlo è Marketing01, tra i migliori 30 Google Premier Partner del mondo in una ricerca su di un panel di 300 imprese del settore turistico di Roma (Metodo Cawi) per comprendere come abbiano saputo reagire alla crisi post lockdown. Un dato emerge importante: la presenza online degli utenti e il numero delle ricerche effettuate dopo il lockdown sono cresciute mensilmente del 130%, quindi appare evidente che qualsiasi strategia volta ad attrarre un nuovo o più vasto pubblico debba partire dal web. 

Eppure, dallo studio di Marketing01 sulle attività web delle attività del settore turistico che si trovano nel centro storico, fatta eccezione per le catene in franchising, il 75% circa non ha un proprio e-commerce e l'84% non ha un piano di marketing per promuovere la propria offerta e attrarre clienti. Un dato soprattutto riferito alle aziende medie e piccole, ma non sono poche qualche quelle più grandi a sottovalutare parecchio il web.

Occorre dire però che il 46% degli intervistati si è detto "consapevole" di dover investire nelle attività online o ha già aumentato gli investimenti. A oggi comunque il 62% non ha di fatto attività significative di web marketing. Non solo: il 59% delle imprese o non ha un proprio sito internet o lo ha non aggiornato negli ultimi mesi. Il 41% non lo ha comunque usato per riorganizzare la propria attività dopo il lockdown. Sui social network va leggermente meglio: il 69% ha almeno un proprio profilo che aggiorna di tanto in tanto, ma solo il 40% di questi lo aggiorna costantemente e svolge attività promozionali attraverso questi canali. 

L'analisi di Marketing01 ha infine rilevato una bassa soddisfazione per il tasso di efficacia della comunicazione, gli imprenditori spesso si sono ritrovati a dover ricoprire il ruolo di web marketing manager senza alcuna preparazione specifica. Il 67% delle campagne online non è adeguata al target di riferimento, o veicola messaggi poco chiari e confusi. Questo si traduce, di fatto, in un inutile dispendio di soldi ed energie, poichè quelle campagne difficilmente porteranno qualche risultato per l'azienda.

"Oggi siamo tutti iper-connessi, passiamo in media 6 ore al giorno su internet, un lasso di tempo che con il lockdown è aumentato in misura considerevole. Dunque, è plausibile pensare che anche i potenziali clienti siano spesso online - spiega Paolo Bomparola, fondatore di Marketing01 - ma per raggiungerli e, soprattutto, portarli ad acquistare, non basta essere presenti online, serve una strategia di web marketing, ideata partendo da ciò che vogliamo proporre e gli obiettivi che ci prefiggiamo. In questo modo, è possibile targhettizzare l'utenza in modo accurato, inviando messaggi in grado di persuadere il nostro cliente ideale. Le campagne di comunicazione online, in genere, consentono di ottenere performance nettamente superiori, con una conversione media del 72%". 

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