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Politica Gregna / Via Torre di Mezzavia

Roma a caccia di un'area per il tuning: ok in Comune alla regolamentazione dei raduni

Passata la richiesta di regolamentare il tuning, con l’individuazione di aree idonee dove organizzare i raduni. De Priamo (FdI): “Finora le istituzioni avevano ignorato il fenomeno”

Trenta voti a favore, nessun astenuto e nessun contrario. La volontà d’intervenire per regolamentare gli autoraduni degli appassionati di tuning ha messo d’accordo tutta l’assemblea capitolina.

Cosa vuole fare il Campidoglio

In Aula era stato portato un provvedimento molto simile a quello che era stato già votato nel consiglio del municipio VII. In entrambe i casi a farsene promotori sono stati gli eletti tra le fila di Fratelli d’Italia che, da tempo, segnalano le criticità legate a questo fenomeno. Con l’atto votato la giunta Gualtieri viene investita del compito di cercare “idonee aree pubbliche nel territorio capitolino, il più possibile lontano dai centri abitati” si legge nel documento “dove ospitare in sicurezza e nel rispetto della normativa nazionale i raduni della cittadinanza appassionata del tuning”.

La difficile convivenza con i romani

I raduni automobilistici, un tempo organizzati al Gianicolo e successivamente all’Eur, da circa un decennio si sono trasferiti a Tor di Mezzavia, nel parcheggio del centro commerciale Anagnino, dunque a poca distanza da Ikea e, soprattutto, dal centro abitato. La difficile convivenza del fenomeno con gli abitanti, che si lamentano per i rombi dei motori e degli impianti stereofonici modificati, è stato uno dei motivi che hanno spinto prima il municipio VII e poi l’assemblea capitolina ad interessarsi della questione.

Le corse illegali

Gli appassionati del tuning spendono migliaia di euro per potenziare le performance meccaniche dei propri veicoli. Lo fanno raccogliendo, ogni settimana, il consenso di centinaia di persone che mostrano di apprezzare queste modifiche. Tuttavia il fenomeno non si limita alla mera esibizione degli aggiornamenti meccanici installati sui veicoli. Non è raro infatti che gli spazio dove vengono effettuati i raduni degenerino in improvvisati, ed ovviamente abusivi, percorsi automobilistici. Una deriva che è stata stigmatizzata più volte anche dalla “vecchia guardia” degli appassionati e che, in passato, ha causato anche il ferimento di persone accorse al raduno perché, semplicemente, appassionate del tuning.

Regolamentare il tuning

“Con questa mozione, originata dal lavoro dei consiglieri di FdI del Municipio VII – ha riconosciuto il consigliere capitolino Andrea De Priamo – chiediamo da un lato di tutelare i residenti di Torre di Mezza Via, esasperati dagli eventi di tuning che si ripetono in quel luogo, ma dall’altro chiediamo di regolamentare una attività, quella del tuning, che in aree idonee e con le opportune misure di sicurezza, può sicuramente essere gestita meglio rispetto alla attuale situazione che vede le istituzioni in sostanza ignorare il fenomeno da entrambi i punti di vista”.

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