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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Tumore alla mammella: via libera alla nuova rete oncologica regionale

La nuova rete è articolata su 39 centri di screening, 36 strutture di diagnostica clinica e 15 centri di senologia dove saranno effettuati gli interventi chirurgici e di ricostruzione

Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha firmato il decreto che dà il via alla nuova rete oncologica  per prevenire e curare il tumore alla mammella. Obiettivo è quello di superare le attuali criticità costituite da carenza di coordinamento, frammentazione dei centri, duplicazioni, lunghi tempi di attesa. Con la nuova rete contenuta nel decreto firmato dal Presidente Zingaretti si volta pagina.

LE NOVITA' - Il modello definito da un gruppo di lavoro costituito da esperti, associazione dei pazienti, tecnici e coordinato dalla Direzione Regionale Salute ed Integrazione Sociosanitaria è in linea con le indicazioni del Ministero della Salute e fatto proprio dalla Conferenza delle Regioni nella seduta dello scorso 18 dicembre. La nuova rete è articolata  su 39 centri di screening , 36 strutture di diagnostica clinica e 15 centri di senologia dove saranno effettuati gli interventi chirurgici e di ricostruzione. Obiettivo:  fornire alle donne una risposta ai diversi bisogni assistenziali indicando un percorso che stabilisce la presa in carico dallo screening, accertamento diagnostico, diagnosi, fino all’intervento terapeutico riabilitativo.

I NUMERI - Nel 2013 sono stati stimati nella Regione Lazio circa 3.000 casi incidenti e 55.000 casi prevalenti di tumore maligno alla mammella. Questa patologia oncologica rappresenta il 41% dei tumori maligni nelle donne nella fascia di età tra 0 e 49 anni, il 35% tra 50 e 69 anni e il 21% nelle donne di età maggiore di 70 anni. Tra i decessi oncologici, tale patologia risulta essere la prima causa di morte nelle donne in tutte le fasce di età.

CENTRO SCREENING - Il Centro di screening è la struttura operante secondo quanto previsto dal Programma regionale di screening; qui le donne residenti tra i 50 e i 69 anni effettuano ogni due anni una mammografia, in seguito ad invito da parte della propria ASL di residenza. La mammografia di screening viene refertata presso la Struttura di diagnostica clinica, struttura dedicata anche alla prevenzione oncologica per le donne asintomatiche fra i 40 e i 49 anni e per le ultrasettantenni,alla valutazione diagnostica di donne sintomatiche, alla pre-chirurgica e terapeutica, alla sorveglianza diagnostica delle donne ad alto rischio nonché ai controlli delle persone operate.

CENTRO DI SENOLOGIA - Il Centro di Senologia svolge attività di diagnosi, cura e riabilitazione psicofisica delle donne con tumore della mammella. Riunisce funzionalmente tutte le specialità coinvolte per assicurare la multidisciplinarietà dell’assistenza: radiologia, anatomia patologica, oncologia medica, chirurgia senologica (assicurando che ogni centro tratti almeno 150 nuovi casi l’anno), radioterapia, medicina nucleare, fisioterapia e riabilitazione, genetica medica oncologica e psico-oncologia. Il Centro di Senologia è responsabile dell’intero percorso assistenziale, coordinandosi anche con il medico di medicina generale e con i nodi della rete di terapia del dolore.

IL PRESIDENTE ZINGARETTI - “Il piano approvato  crea una rete diffusa, qualificata, riconoscibile – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti-   Oggi il sistema assistenziale per questo tipo di patologia, invece, non è di facile accesso perchè disarticolato e questo pesa ed ha pesato sulla vita delle donne del Lazio che spesso sono state lasciate sole di fronte al male. Con la nuova rete puntiamo a cambiare passo: dare loro cure migliori con maggiore tempestività, per creare speranza e porre un argine alla solitudine”.

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