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Tromba d'aria: da Ladispoli a Cesano la Regione dichiara lo stato di calamità naturale

Dalla Pisana non chiudono la porta agli altri comuni: "In corso valutazioni". Inseriti nella lista Ladispoli, Cerveteri, Fiumicino, Bracciano e il XV Municipio di Roma

Stato di calamità naturale. La Regione Lazio ha sottoscritto il decreto per chiedere al Governo di dichiarare lo stato di emergenza nei Comuni colpiti nello scorso week-end dal maltempo: Ladispoli, Cerveteri, Fiumicino, Bracciano e il XV Municipio di Roma. Sono in corso valutazioni dei danni subiti dai Comuni limitrofi, per integrare eventualmente la lista delle aree per cui richiedere lo stato di emergenza.
 
La Regione Lazio ha quindi inviato il decreto al Governo, che in una decina di giorni potrà deliberare e decidere quali e quante risorse economiche mettere a disposizione e successivamente prorogare l’emergenza per un tempo più lungo. Qualora non venisse dichiarato lo stato di emergenza dal Governo, la Giunta regionale potrà comunque valutare come fornire sostegno alle popolazioni e a quei Comuni fortemente danneggiati dal maltempo dei giorni scorsi, per dare adeguata assistenza alla popolazione, ripristinare la funzionalità di servizi pubblici e infrastrutture lesionate.
 
"Sin dal primo momento, compresa l’enormità dei danni causati dalla tromba d’aria e dalle piogge  – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – e per questo, ascoltando i primi cittadini di Ladispoli e degli altri Comuni colpiti e con una prima ricognizione e analisi delle loro esigenze e richieste, abbiamo deciso di fronteggiare la questione con immediatezza di intervento, usando mezzi e investimenti, per dare subito un primo aiuto e per permettere a queste comunità di tornare al più presto alla normalità, evitando conseguenze ancora più drammatiche”.

A Ladispoli il sindaco Paliotta ha quantificato in 5 milioni i danni patiti dal suo comune: "Per ora stiamo contando i danni dal punto di vista numerico, ma da una prima stima siamo intorno ai 5 milioni di euro, considerando i danni sia al patrimonio pubblico che a quello privato". 

Pesanti danni anche a Cerveteri. Il sindaco Pascucci: "Quasi un centinaio di aziende agricole sono in gravi difficoltà perché la furia del vento ha sradicato le colture e distrutto i capannoni. Abbiamo riscontrato danni di media o grave entità su circa cento abitazioni e su una decina di attività commerciali, tutte concentrate nelle zone di Procoio di Ceri, Boietto, Borgo San Martino e dintorni. Le colture ricresceranno, ma oggi queste famiglie sono in ginocchio e l’economia del nostro territorio è stata colpita duramente".

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