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Trasporto disabili, operatori senza stipendio da maggio: “Pronti allo sciopero”

La denuncia dell'Ugl Terziario sulla situazione dei lavoratori della Tundo che gestisce il servizio per il Comune: “Difficoltà economiche e rischi sanitari ignorati mettono a dura prova padri e madri di famiglia"

Senza stipendio da maggio: così gli operatori della Tundo, la società che da un anno gestisce per il Comune di Roma il trasporto delle persone disabili, alunni compresi, sono pronti allo sciopero. 

Trasporto disabili, operatori Tundo senza stipendio da maggio

“Chiediamo al Comune di imporre alla Tundo il pagamento degli stipendi ai lavoratori che non lo hanno ricevuto, nel rispetto delle clausole contrattuali, anche per prevenire l'acuirsi del conflitto e scongiurare possibili e realistiche interruzioni del servizio, con inevitabili ricadute su un'utenza già provata” - aveva scritto la settimana scorsa la Cgil. Ben cinquemila gli utenti che a Roma usufruiscono dei servizi della Tundo: ‘servizio a chiamata’; ‘servizio Asl’ e il trasporto scolastico che tocca 800 tra bambini e ragazzi degli istituti romani. 

Trasporto disabili: operatori pronti allo sciopero

“La Tundo Vincenzo S.P.A. pur svolgendo un servizio per il Comune di Roma e per la Asl Rm1 non paga stipendi da maggio, non rispetta i protocolli Covid e le istituzioni, che sono anche i committenti, malgrado le proteste e le denunce del personale, tacciono” - ha denunciato Cristiano Bonelli dell’Ugl Terziario Roma e Lazio. 

Lo sciopero è dietro l’angolo. “Difficoltà economiche e rischi sanitari ignorati mettono a dura prova la tenuta psicofisica di padri e madri di famiglia. Avvieremo le procedure previste per indire uno sciopero ma rimaniamo sbalorditi - ha concluso il sindacalista - dal silenzio delle istituzioni il cui assordante tacere non è meno complice dell’inqualificabile atteggiamento aziendale”.

La replica della Tundo

E a replicare al sindacato è la stessa Tundo. "A marzo, a causa dell'emergenza epidemiologica Covid19, la società interrompeva i servizi di trasporto scolastico in tutto il Paese, Roma compresa, e assicurava ai suoi dipendenti la cassa integrazione. Per quanto riguarda invece il servizio di trasporto utenti disabili Asl Roma 1, l'appalto veniva avviato ad agosto (con sole sei linee) e andava a regime il mese scorso. Pertanto non possono risultare buste paga relative al periodo precedente nè per l'uno nè per l'altro servizio" - specifica la società. "Ancor più inaccettabili le accuse sul rischio sanitario che non trovano fondamento alcuno, dato che l'azienda oltre ad equipaggiare il proprio personale di tutti i DPI necessari, ha fornito mascherine anche all'utenza, adottando il  protocollo di sicurezza, sulla base delle linee guida ministeriali, sin dall'inizio della pandemia, con grande senso di responsabilità nei confronti dei propri dipendenti e della comunità".

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