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Trasporti, oggi l'ordinanza per la fase 2. L'ipotesi a Roma: chi prende reddito di cittadinanza sarà controllore

Raggi propone le forze dell'ordine, la prefetta la boccia. Oggi Atac e Comune chiamati a portare soluzioni per il controllo dei flussi in metro e per la capienza dei bus

Dovrebbe arrivare oggi l'ordinanza della regione Lazio che regola la fase 2 del trasporto pubblico. Gli ultimi dubbi saranno sciolti questa mattina in una riunione in conference call tra prefettura, regione e comune, alla presenza del governatore Zingaretti, della sindaca Raggi e dei rispettivi assessori alla mobilità. Nodo ancora irrisolto è quello dei controlli, mentre appare ormai raggiunta la quadra su mascherine e numero di persone a bordo dei mezzi. Firmata l'ordinanza toccherà poi ad Atac applicarla, concretizzando la caccia ai mezzi di supporto iniziata già da un paio di settimane.

VIDEO - A Roma su metro e bus arrivano gli adesivi "vietato sedersi"

Il nodo controlli

In sostanza ciò che manca è capire chi a Roma si occuperà di contingentare i flussi in metro e di accertarsi che sugli autobus non si superi il numero massimo di persone consentite. La proposta di Raggi era quella di utilizzare le forze dell'ordine. A bocciarla la prefetta Pantalone: polizia e carabinieri sono impegnate su altri fronti, prioritari rispetto a quello dei trasporti. Difficile, ma non escluso del tutto dalle parti al tavolo, l'utilizzo della polizia locale. Ad oggi Atac, con le sue forze (verificatori), riuscirebbe a coprire metà delle stazioni metro, lasciando sguarniti o quasi gli autobus. 

Chi farà i controlli a Roma? 

L'idea è quella di utilizzare cinque persone per ogni stazione e un addetto, in affiancamento all'autista, su ogni autobus. Cotral, secondo quanto si apprende, valuta l'assunzione di personale a tempo determinato. Atac, per le sue condizioni finanziarie, non ha invece fondi per seguire la stessa strada. L'ipotesi è così quella di utilizzare personale reperito attingendo da altre categorie o da volontari: gli ausiliari del traffico, personale delle associazioni di volontariato della protezione civile oppure di avvalersi dei percettori di reddito di cittadinanza che, per legge, devono svolgere una quota di lavori socialmente utili. La strada, in questo caso, è però complessa per i tempi di attivazione degli stessi, non immediati come la situazione richiederebbe. 

Mascherine e riduzione dei posti

Oltre a regolare i flussi gli addetti ai controlli verosimilmente dovranno anche far osservare l'obbligo delle mascherine. Come previsto dal nuovo decreto, e come concordato dagli enti locali, si salirà su metro e bus solo se dotati di mascherine. Posti ridotti, ma in maniera meno drastica. Passa la linea di Atac e Comune di Roma che voleva portata al 50% dell'immatricolazione la capienza massima dei bus. Non solo posti a sedere quindi, ma anche una quota in piedi. Obbligatoria la salita dalla porta posteriore e la discesa da quella centrale, con un nodo per molte vetture Atac dotate di sola porta centrale (quella anteriore è interdetta per impedire la vicinanza all'autista). 

Caccia ai bus 

L'ordinanza, che dovrebbe arrivare in giornata, prescriverà un allungamento degli orari dei trasporti alle 23. A quel punto la palla passerà ai Comuni e alle società di trasporto pubblico. Atac e Campidoglio stanno da giorni portando avanti una caccia al bus.  L'intenzione è quella di attingere a quanti più mezzi possibili: pulmini scolastici, mezzi per i trasporti dei disabili, Gt Open bus e pullman gran turismo, tutti in soccorso degli autobus dell'Atac. Chiesta anche una sinergia con Cotral, azienda del trasporto extraurbano che ad oggi non effettua trasporto passeggeri tra due fermate della città.  

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