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Assembramenti su bus e metro, il Comune ora corre ai ripari: presto il bando per l'affitto dei bus turistici

Riunioni in queste ore tra assessorato alla Mobilità e dipartimento per definire le modalità di intervento. Le linee S poste a maggio per rafforzare le metro verranno spostate 

Il Campidoglio ora corre ai ripari. Atac ieri ha rassicurato gli utenti sull'assoluta sicurezza dei mezzi pubblici e sul rispetto delle norme anti covid da parte dell'azienda, ma le immagini di assembramenti continui non possono più essere ignorate, specie se i contagi crescono e la guardia è alta. Il tema è di portata nazionale e al centro del dibattito politico da giorni, così anche in Comune le riunioni interne tra assessorato alla Mobilità e dipartimento si fanno quotidiane. Diversi secondo quanto apprende RomaToday i fronti di intervento allo studio, ancora in via di definizione. 

Il primo: sfruttare i bus turistici e bandire entro questa settimana una gara pubblica con il milione di euro stanziato dalla Regione Lazio. Per gli appalti però si sa, ci vuole tempo. E allora nell'immediato si pensa a rimodulare ulteriormente le linee più critiche, spostando in particolare vetture negli orari scolastici e di punta per i lavoratori. Poi, altra mossa a breve: spostare le famose linee S, i 70 bus privati messi lo scorso maggio in rafforzamento dei percorsi delle metropolitane che però, come mostrato anche da un servizio di RomaToday, non usa quasi nessuno. Ora il Comune lo ammette e pensa di trasferirle altrove. Entro la settimana comunque l'ufficializzazione delle nuove misure in campo. 

Intanto dalle opposizioni continua il pressing sulla sindaca Virginia Raggi perché intervenga al più presto per alleggerire i mezzi. Di ieri la mozione del Pd in aula Giulio Cesare, presentata dal presidente della commissione Trasparenza Marco Palumbo. In particolare si chiede una seria accelerata sul fronte dei bus turistici: "Non ci capisce perché il Comune sia ancora in stand by".

A segnalare assembramenti sui treni delle ferrovie Roma Nord e Roma-Civita Castellana-Viterbo, di proprietà della Regione Lazio ma gestite da Atac, è ancora il deputato, consigliere di Sinistra per Roma, Stefano Fassina. "Gli utenti sono costretti a viaggiare in condizioni sempre più pericolose per la salute in un periodo di grave emergenza sanitaria. Da tempo denunciamo la mancanza di una strategia della mobilità nella Capitale, ora è piu urgente che mai organizzare il servizio del trasporto pubblico, garantendo sicurezza a utenti e lavoratori". Di zero distanziamento sulle vetture della Roma Lido parla la consigliera di FdI in X municipio Maria Cristina Masi: "Siamo molto preoccupati perché la situazione all’interno è tale che è impossibile, non solo mantenere le distanze, ma non entrare in contatto fisico con gli altri pendolari".

Denunce che continuano ad arrivare anche dall'utenza e dai comitati di pendolari. Angelo O. ci inoltra una pec inviata ad Atac su criticità continue alla stazione San Giovanni, nodo di scambio con la metro C. "La distanza di sicurezza è una chimera - spiega - dobbiamo uscire facendo le scale e con la mascherina faticano anche gli studenti, ci ritroviamo ad attraversare il semaforo per prendere la metro tutti visibilmente affannati (le mascherine che si gonfiano) e anche qui tutti accanto agli altri, poi dobbiamo riscendere e si riformano file e assembramenti per alla fine arrivare di nuovo al tornello facendo ancora fila". 

E ancora segnalazioni dall'associazione TrasportiAmo. "Riceviamo ogni giorno segnalazioni e immagini/video di mezzi affollati oltre il canonico 80% - e non è una semplice percezione - specie nelle zone estreme che soffrono maggiormente la debolezza infrastrutturale, nonostante svolgano il delicato ruolo di accogliere i flussi passeggeri dell’hinterland" denunciano dal comitato. "La reale situazione dei trasporti pubblici è diversa, Mottura (Giovanni Mottura, amministratore unico di Atac, ndr) dovrebbe avere il buon senso di ammettere le criticità o di tacere, se non vuole prendere altri fischi. Soprattutto di fronte al casino avvenuto nelle ultime settimane proprio sulla Viterbo, rispetto al quale non ha proferito parola". Il riferimento va alle parole pronunciate ieri dal numero uno di Atac: "La percezione su un mezzo che ospita 80 persone invece delle 100 possibili è quella di essere molto vicini. Ma assicuro che ci sono tutti i mezzi in campo e gli sforzi possibili perchè il trasporto sia in sicurezza". 


 

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