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Assembramenti su treni e bus, ancora una denuncia al Prefetto: "Trasporto pubblico ad alto rischio, intervenga"

La lettera è firmata da Cgil, Cisl e Uil. Tra le richieste anche quella di riorganizzare i servizi e modificare gli orari di apertura e chiusura dei negozi"

Le scene riprese questa mattina nella stazione di piazzale Flaminio, e diffuse dall'associazione TrasportiAmo, parlano da sole. Pendolari accalcati sulle banchine e agli accessi in stazione per prendere i treni. Nessun distanziamento né contingentamento agli ingressi e assembramenti che in tempi di coronavirus dovrebbero essere evitati. Eppure sono immagini all'ordine del giorno sulle vetture del trasporto pubblico locale. 

"Riceviamo giornalmente decine di segnalazioni che riguardano l'eccessivo affollamento sugli autobus circolanti a Roma e sui treni che trasportano i pendolari verso la Capitale. Il rischio di un'incidenza negativa sulla salute dei lavoratori e dei cittadini è alto ed è necessario mettere in campo le opportune contromisure". L'allerta arriva dai sindacati, Cgil, Cisl e Ugl ed è diretta al prefetto di Roma Matteo Piantadosi, già allertato nelle scorse settimane sullo stesso tema. 

L'emergenza non vale sui mezzi pubblici

"Già da tempo abbiamo chiesto che si incrementi l'offerta di mezzi pubblici per garantire ai pendolari condizioni di trasporto più agevoli, più sicure e in linea con le ordinanze emanate per riorganizzare il settore in funzione delle misure anti contagio". Ma non c'è solo il tpl. In parallelo, è la richiesta dei sindacati, servirebbero interventi su settori paralleli. "Riteniamo di fondamentale importanza ripensare l'organizzazione dei servizi e i tempi di vita della città, agendo in sinergia con tutte le istituzioni e i soggetti pubblici e privati, con interventi sul lavoro agile e la rimodulazione degli orari di lavoro e di apertura degli esercizi commerciali, allo scopo di rendere gli spostamenti dei cittadini compatibili con l'offerta del servizio". 

"Lo scenario che abbiamo di fronte è delicatissimo - hanno concluso i sindacati - e a nostro parere richiede il coinvolgimento delle parti sociali per trovare soluzioni che garantiscano la salvaguardia della salute di tutti e che, visto anche l'aumento dei casi nella Capitale, evitino ulteriori elementi restrittivi per la cittadinanza, con conseguenze gravi per i lavoratori e per l'intera collettività". 

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