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La regione spiana la strada per i nuovi tram di Roma

Soddisfatto il Campidoglio. Dal provvedimento esclusa la Termini Giardinetti Tor Vergata

Niente valutazione d’impatto ambientale per tre delle quattro tramvie che l’amministrazione capitolina vuole realizzare entro il giubileo. La regione Lazio, ha deciso di rinunciare al provvedimento che normalmente l’ente richiede. Una semplificazione che consentirà di risparmiare sui tempi di realizzazione delle tre infrastrutture di trasporto pubblico.

Tempi di realizzazione più rapidi

A beneficiare della scelta dell’amministrazione regionale sono le tramvie Termini Vaticano Aurelio, Verano Tiburtina e la tramvia prevista su viale Palmiro Togliatti. “Accogliamo con grande favore le determinazioni della direzione ambiente della regione Lazio grazie alle quali potremo ridurre fino a 6 mesi i tempi per la realizzazione di infrastrutture fondamentali per la città di Roma, soprattutto in vista del Giubileo” ha dichiarato Eugenio Patanè, assessore capitolino ai trasporti. Al posto del VIA, ha ricordato il titolare della delega alla mobilità in comune, la regione ha individuato delle “prescrizioni vincolanti”.

Il tram che collega il Verano con la stazione Tiburtina

Quali sono le opere per le quali, la regione, rinuncia alla valutazione d’impatto ambientale? La prima è la tramvia che collegherà piazzale del Verano con la stazione Tiburtina. Ha un breve percorso, di 1,3 km, ma è importante per il ruolo che riveste la stazione ferroviaria, nodo di scambio del trasporto pubblico, i cui utenti potranno più facilmente raggiungere il Verano, zona a a sua volta già servita dal sistema tramviario. 

La Termini Vaticano Aurelio

L’altra tramvia giubilare che non avrà bisogno del V.I.A. è la cosiddetta TVA, acronimo di Termini- Vaticano Aurelio. Si sviluppa tra i municipi I e XIII e per un breve tratto anche nel XIV. La parte più consistente del tracciato è quella che si sviluppa con 20 fermate per 7,6  km, tra piazza dei Cinquecento e piazza dei Giureconsulti. C’è poi la diramazione di altri 956 metri da ponte Vittorio Emanuele II a piazza del Risorgimento, che prevede altre 2 fermate. L’opera, che gode di un finanziamento del PNRR, dovrà essere ultimata entro il 30 giugno 2026 ma è obiettivo del Campidoglio è di completare gli interventi entro la fine del 2024, ossia in tempo utile per il Giubileo 2025.

La tramvia della Togliatti

La terza infrastruttura tramviaria è quella di viale Palmiro Togliatti. L’intero tracciato, si sviluppa per circa 8 Km, interessando i Municipi VII, V, VI e IV. LA sua realizzazione è ritenuta utile perché costituisce una sorta di anello, che mette in comunicazione le tre linee metropolitane e quella ferroviaria della linea FR2. La nuova tramvia, attraverso 19 fermate, collegherà la stazione metropolitana di “Ponte Mammolo” con quella di Subaugusta, percorrendo tutto viale Togliatti e scambiando con la linea C all’altezza della fermata Parco di Centocelle. Per realizzare quest’intervento è necessario procedere all’abbattimento di 36 alberature, tutti pini comuni. E, poiché la decisione di escludere l’autorizzazione dell’infrastruttura dal VIA è comunque vincolata ad alcune prescrizioni, quello che si richiede a chi dovrà realizzare l’opera è di compensare i tagli con altrettante piantumazioni.

Le altre prescrizioni

Le altre “prescrizioni” valide per tutte e tre le opere, prevedono ad esempio di effettuare verifiche geomeccaniche, prima della progettazione esecutiva. Operazione da eseguire in particolare “sui siti dove risultano segnalate presenze di cavità”. Inoltre, dovrà essere preventivamente redatto “un un programma di cantierizzazione che assicuri una normalizzazione delle attività particolarmente impattanti quale il rumore, il sollevamento delle polveri, in maniera tale da non interferire con le attività residenziali e socio-economiche”. 

La quarta linea giubilare

La decisione della regione di velocizzare la realizzazione di queste tre infrastrutture, già incluse nel Piano urbano della mobilità sostenibile, non è stata prese per la quarta tramvia giubilare: quella della cosiddetta linea G. E’ il tram Termini, Giardinetti, Tor Vergata per il quale occorre superare alcuni rilievi mossi dalla Soprintendenza sia nella prima tratta che in quella terminale. Difficile che quest’intervento possa essere realizzato in tempo per il Giubileo del 2025. Per quest’infrastruttura, comunque, la regione continua ad aspettare una Valutazione d’impatto ambientale.
 

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