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Dal tram a Tor Bella Monaca alla linea del Lungotevere: i 'sogni' di Berdini per il Patto per Roma

L'assessore nel corso di un incontro pubblico: "Sto pensando a una tramvia che parta da Tor Bella Monaca e arrivi ad Anagnina passando per Tor Vergata" dove realizzare "una vera città della Scienza"

Ricucire le periferie, avvicinarle al centro di quella città troppo spesso così distante, irragiungibile, togliere terreno al trasporto privato che paralizza le strade. Il tutto con infrastrutture che presentino necessariamente due caratteristiche: devono essere "su ferro" e "leggere". L'assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici Paolo Berdini non ne ha mai fatto un segreto e anche mercoledì sera, a una platea di comitati cittadini del quartiere Flaminio, riuniti al Maxxi per parlare del futuro della riconversione urbanistica dell'area dell'ex caserma di via Guido Reni, ha delineato le sue priorità in merito alla realizzazione dei tram per la Città Eterna. 

In cima alla lista non c'è quel 'tram della musica', rilanciato da Marino, finito anche nel dossier olimpico messo in un cassetto dall'amministrazione Raggi, che avrebbe dovuto collegare Prati ai Parioli passando per via Guido Reni. Berdini pensa piuttosto a "un tram sulla Togliatti" definito una priorità per la città. E ancora l'estrema periferia est oltre il Raccordo, Tor Bella Monaca. "Oggi i residenti ci mettono un'ora e mezzo per raggungere il centro della città". L'assessore pensa a "una tramvia che parta da Tor Bella Monaca e passi da Tor Vergata" dove l'urbanista vorrebbe realizzare il "sogno di una vera città della Scienza", un polo di ricerca tecnologico d'eccellenza e di studio da mettere a servizio degli studenti e della città da realizzare sui terreni già espropriati. Da lì "arrivare al capolinea della metro A ad Anagnina". Un tracciato molto simile a quello sfioccamento della metro A che era stato previsto anche in relazione alla realizzazione della centralità di Romanina del nuovo Prg, entrambi progetti mai partiti. E infine un omaggio a Italo Insolera e a tutta una tradizione urbanistica romana: "Perché non pensare a un tram che da Piramide arrivi al Flaminio passando sul Lungotevere?" ha chiesto Berdini ai cittadini presenti. 

Un quadro più chiaro delle reali intenzioni della Giunta Raggi per la città dovrebbe arrivare a breve. Nata quasi come una boutade, come un braccio di ferro con il 'nemico' Governo Renzi, nei prossimi giorni Virginia Raggi dovrebbe bussare a Palazzo Chigi con il suo Patto per Roma. "Dopo il referendum lo presenteremo" ha spiegato Berdini. "Chiederemo al Governo infrastrutture su ferro leggere che permettano a questa città di uscire dal diluvio di automobili. Vogliamo un grande sistema infrastrutturale che dia respiro alla città" aveva spiegato partecipando all'Assemblea annuale dell'Acer. Nel patto, quindi, ci dovrebbe essere la richiesta di finanziamenti per tutta una serie di opere da realizzare o completare, compresi alcuni impianti sportivi. Era stato lo stesso Renzi che nei giorni scorsi sveva sfidato Raggi: "Siamo pronti a firmare un patto per Roma, è lei che non fa proposte". Specificando però: "Il soldi delle Olimpiadi non ci sono più". Ora il momento delle proposte potrebbe essere arrivato. La partita sta per iniziare.

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