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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Non ci sono più tram per il 3. E da Piramide a Trastevere si dimezzano le corse

Da un mese i tram Fiat non bastano più ed in soccorso arrivano le vetture Socimi dalla Prenestina

Nel cimitero delle “vittime illustri” della rete tramviaria romana, che già conta la linea 2 sospesa a dicembre dello scorso anno, potrebbe presto aggiungersi il tram 3 che collega Valle Giulia a Trastevere passando per viale Regina Margherita, Porta Maggiore e il Colosseo. Il motivo? Binari vecchi e mezzi moderni, come abbiamo raccontato a fine febbraio: in sostanza i "nuovi mezzi" a pianale ribassato non sono adatti per i binari romani e nel tempo finiscono per usurarsi. Non solo: i mezzi più recenti (1998, ndr) logorano i binari.

Questa reciproca incompatibilità ha messo ko la linea 2 ed ora azzoppa la linea 3. In una situazione normale la normalità sarebbe recuperabile con l'ordinaria manutenzione, ma l'intera catena delle forniture dei pezzi è ferma. Così a pagare sono ancora i cittadini che si ritrovano sulla linea vetture più vecchie e il collegamento tra Piramide e Trastevere impoverito, con un numero di corse inferiore rispetto agli orari di Atac.

Ascesa e caduta

A dicembre, a seguito della soppressione del 2 a causa dell’eccessiva usura dei binari, la linea 3 ha beneficiato temporaneamente dei tram Fiat Cityway provenienti dalla linea del Flaminio, sebbene anche questi mezzi mostrassero già manifesti segni di usura. I tram hanno tenuto fino ad inizio maggio, per poi essere fermati progressivamente in deposito perché logorati dai binari. Ad oggi su un fabbisogno di 11 vetture, Atac non riesce a mettere in campo più di 7-9 tram, preferendo salvaguardare il servizio della più frequentata linea 8.

Una stampella fragile

Nell’ottica di “tappare i buchi” l’Atac ha disposto, contestualmente alla contrazione della linea 3, l’attivazione di un servizio sussidiario tra Valle Giulia e la Piramide: da inizio maggio i pendolari hanno conosciuto il nuovo 3 limitato, o 3 barrato come si diceva una volta, che tuttavia non copre la tratta Piramide-Trastevere. Questo sostegno è erogato grazie alle vetture prese in prestito dalle linee 5, 14 e 19 della Prenestina, le più anziane Stanga e Socimi, che però non sono autorizzare a circolare su via Marmorata e viale Trastevere per completare l’ultima parte del percorso.

La previsione per settembre

Certamente i lavori estivi annunciati sulla linea 2 non basteranno ad arginare il collasso sistemico che sta subendo la rete tramviaria di Roma. È plausibile immaginare che, tra collaudi e necessità di ripristinare le vetture bloccate, la tramvia del Flaminio non verrà riattivata prima del 2022. Tutto ciò se prima non sarà a cedere la linea 3, o ancor peggio la linea 8, adesso funestate non solo dai rallentamenti per i binari usurati, ma anche dal rischio di ritrovarsi senza tram. L’unica soluzione possibile consisterebbe nel concentrare tutte le operazioni di manutenzione sia dei mezzi, sia della rete di binari, in quest’estate. Circa 20 veicoli e 5 chilometri di rotaie in poco più di due mesi: un’impresa quasi (im)possibile. Si spera nel miracolo della campagna elettorale.

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