Traffico e inquinamento, il conto è salato. Legambiente: “Numeri di Roma sconfortanti”
Con la campagna Clean Cities analizzate le performance su ciclabilità, mobilità elettrica, sicurezza e inquinamento atmosferico
Pochi chilometri di piste ciclabili, mezzi di mobilità condivisa pressocchè assenti in periferia e ante auto. Più di sei ogni 10 abitanti. La fotografia di Roma scattata da Legambiente con la nuova campagna “Clean cities: ripartiamo dalla città” è impietosa.
La campagna Clean cities
L’associazione ecologista ha individuato una serie di parametri per misurare le performance della Capitale. Sono stati elaborati indicatori utili a valutare il livello di ciclabilità, di mobilità elettrica, di sicurezza e di inquinamento atmosferico. Una volta ottenuto i dati, si è provveduto a stilare una pagella. Per quanto riguarda Roma “i numeri sono sconfortanti” ha premesso Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio.
Le auto in rapporto alla popolazione
Con le sue 62 automobili ogni 100 abitanti, Roma conquista uno dei più alti tassi di motorizzazione di tutto il continente europeo. L’inquinamento atmosferico non fa registrare invece notizie migliori visto che nel 2020 con 26 microgrammi/m3 di PM10, ha superato la media raccomandata dall’OMS (20 microgrammi/m3). Ed il dato è ancora più sconfortante se si considera che, lo sforamento, è avvenuto considerando anche il periodo del lockdown.
Mettere l'ambiente al centro
A Roma i numeri sono sconfortanti, un tasso di motorizzazione tra i più alti d’Europa, troppo inquinamento ed incidenti, con costi sanitari e sociali alle stelle - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - e dal Campidoglio solo annunci o risposte del tutto insufficienti. “Nel futuro a Roma bisogna mettere l’ambiente al centro per restituire alla città la sua bellezza, accorciare le distanze tra i quartieri, le periferie e le persone” ha dichiarato il presidente di Legambiente Lazio.
I costi del traffico e dell'inquinamento
I “numeri sconfortanti” hanno poi ripercussioni sul piano socio economico. In percentuale, ha ricordato Legambiente, “il 4,3% del PIL pro capite è speso per pagare i costi dell’inquinamento, come valutato da un recente studio europeo sull’inquinamento commissionato dall’EPHA a CE Delf”. Per non parlare del numero di incidenti automobilistici che sono stati stimati essere, nell’anno del lockdown, quasi 16mila. D'altra parte come una recente ricerca INRIX Global Traffic Scorecard aveva evidenziato, Roma è la diciottesima città più congestionata al mondo. Nella Capitale, infatti, si perdono ogni anno 66 ore nel traffico. Una quantità addirittura superiore di quella spesa in coda in megalopoli come Città del Messico o San Paolo.Un record tutt'altro che invidiabile che la sola creazione di 25 km di piste ciclabili in più all'anno, come Legamebiente ha rimarcato, non basta.
Le progettualità su cui investire
“Ci sono progetti e di cambiamento e sviluppo in chiave di mobilità sostenibile - ha concluso Scacchi - che sono in grado di cancellare i disastri odierni e le enormi problematiche del trasporto pubblico: una poderosa cura del ferro, la pedonalizzazione completa del Colosseo, il progetto METROVIA, ma anche le pedonalizzazioni diffuse da Piazza Sempione a Piazza Fiume, i percorsi ciclopedonali tra tutti i parchi e il verde di Roma, il Grab”. L'insieme di questi progetti è in grado di far cambiare volto ad una città, Roma, che resta Capitale anche per il traffico e lo smog.