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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Laurentina / Viale Ignazio Silone

Tracciamento dei rifiuti: lo studio diventa un'opera d’arte esposta al Maxxi

L'artista è stata ospitata nella commissione rifiuti del municipio dov'è previsto il termovalorizzatore

Cosa succede ai rifiuti romani dopo che sono stati conferiti nel cassonetto stradale o nell’isola ecologica? E’ questa la domanda che si è posta Susi Gutsche l’artista viennese che, con il suo “TraceWaste”, si è guadagnata spazio all’interno del progetto “Repariring the present”: il lavoro collettivo, un mix tra scienza arte e tecnologica, recentemente esposto al Maxxi.

Il tracciamento dei rifiuti

L’artista è stata ospitata anche in un’apposita commissione ambiente, convocata nel municipio IX, il territorio a sud della Capitale dov’è prevista la realizzazione del termovalorizzatore voluto dal sindaco. Il lavoro di Gutsche, ha spiegato la diretta interessata in quel contesto, è consistito nell’inserire dei “tracker”, ovvero dei dispositivi GPS all’interno di alcuni scarti. Poi sono stati gettati nei cassonetti stradali o, ad esempio nei casi di vecchie apparecchiature elettroniche, nelle isole ecologiche deputate ad accogliere il RAEE.

Cos'è stato esposto al MAXXI

Il tracciamento, che ha funzionato soprattutto per materiali plastici e per tessuti, ha consentito di seguire il percorso che questi scarti hanno fatto in tutto il territorio italiano. All’interno del Maxxi, sfruttando la tecnologica touch, era possibile selezionare l’icona di un particolare rifiuto, per seguire il cammino di cui si è reso protagonista lungo lo stivale, prima del suo smaltimento. I visitatori del museo di via Guido Reni, sfruttando il dispositivo predisposto da Gutsche, hanno potuto osservare anche il risultato di questa "migrazione dei rifiuti" sia sul piano delle distanze chilometriche che sulle quantità di Co2 che, ciascuno scarto, ha determinato.

L'assenza di impianti della Capitale

L’opera di Gutsche, finanziata con fondi europei, ha  così consentito di valutare anche empiricamente cosa determina l’assenza d’impiantista adeguata nel territorio cittadino. “Abbiamo visto che ci sono  dei rifiuti che partono da Roma, arrivano verso Pisa, poi virano a Livorno e prendono la nave per andare in Sicilia. Altri scarti che vanno in Abruzzo, nella zona Chieti o in Campania – ha raccontato Manuel Gagliardi , il presidente della commissione municipale rifiuti e ambiente– chiederemo ad Ama ulteriori approfondimenti rispetto a quanto ci è stato mostato, ma di certo questo lavoro dimostra, una volta di più, quando sia necessario, per la città, tornare ad investire sull’impiantistica, per chiudere il ciclo dei rifiuti.

L'arte al servizio della scienza

Un ringraziamento all’artista austrica, presente in commissione, è arrivato anche dalla minisindaca Titti Di Salvo che, dopo le dimissioni dell’assessore Lepidini, in polemica con la costruzione del termovalorizzazione di Santa Palomba, ha acquisito le deleghe all’ambiente ed ai rifiuti. “Questo lavoro – ha commentato Di Salvo- Veicola informazioni complicate nel modo più semplice e quindi aiuta a fare ciò che è sempre più necessario: sviluppare, soprattutto tra i più giovani, quella consapevolezza necessaria per raggiungere l’obiettivo di cui siamo tutti convinti: quello dei rifiuti zero”.

Il tracciamento dei rifiuti presentato nella  commissione municipale

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