rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Eur

Eur, nelle ex Torri delle Finanze la sede centrale di Telecom

Lo ha annunciato l'assessore all'Urbanistica Caudo che questa mattina ha incontrato il resposabile di Telecom Italia e quello di Cdp: "Abbiamo ufficializzato l'avvio del progetto di recupero"

Ci sono voluti diversi anni, ma alla fine un nome è spuntato. Le Torri di Ligini all'Eur diventeranno la sede centrale di Telecom. L'annuncio è stato dato questa mattina dall'assessore alla Trasformazione Urbanistica Giovanni Caudo al termine di un incontro con il responsabile di Telecom Italia, Pierfrancesco De Martino e di Cassa depositi e prestiti Immobiliare, proprietario dell'immobile, dottor Giovanni Paviera: "Abbiamo ufficializzato l'avvio del progetto di recupero che avrà una valenza non solo edilizia ma anche urbana".

Le Torri, in totale 65 mila metri quadrati, che fino agli inizi degli anni 2000 hanno ospitato il Ministero delle Finanze, naufragato il progetto di lusso delle 'case di vetro' progettate da Renzo Piano, tornano alla loro destinazione originaria: uffici. Una notizia attesa dal quartiere e dalla città. Gli edifici che svettano come una porta aperta in direzione del mare del quartiere razionalista erano stati infatti 'spellati' delle pareti esterne e così sono rimasti per anni tanto da conquistarsi il titolo di 'Beirut'.

Gli immobili, dopo la dismissione da parte dello Stato, erano di proprietà di un fondo immobiliare composto da Fintecna e da una cordata di privati che volevano trasformare le palazzine in abitazioni. Poi il progetto è stato abbandonato e, all'inizio del 2015, il soccorso è arrivato da Cassa depositi e prestiti: "Dieci giorni fa (dichiarazione dell'assessore Caudo del 22 aprile 2015, ndr) si è ultimata la fuoriuscita da parte tutti i soggetti privati, che sono stati liquidati con la quota delle loro azioni. Adesso gli edifici sono al 100% di proprietà non più di Fintecna Immobiliare ma di Cassa Depositi e Prestiti Investimenti, che l'ha assorbita”.

Lunedì si muoveranno i primi passi. "Ci sarà già il primo incontro tecnico. L'obiettivo è aprire i cantieri entro l'anno" ha spiegato l'assessore Caudo in una nota. "Un progetto che sana una ferita e rilancia il quartiere dell'E42. Cancellare un paesaggio tristemente noto per lo stato di abbandono e degrado, era l'impegno preso dal sindaco Marino in campagna elettorale, promessa mantenuta".

"Quando meno di due anni fa sono arrivato in Campidoglio, le torri di Ligini all'Eur erano diventate sinonimo di abbandono: scheletri di grattacieli svuotati e rimasti lì come ruderi moderni, insieme alla Nuvola e al centro congressi arenato e senza risorse" il commento del sindaco Ignazio Marino. "Ora grazie al mio impegno e a quello della Giunta le cose si stanno rimettendo in movimento. Insieme al Tesoro stiamo lavorando perchè ci siano le risorse necessarie a completare la Nuvola e per dare alla città quel centro congressi capace di attrarre turismo congressuale completando uno degli edifici contemporanei più ammirati a livello internazionale". 

Soddisfatto anche il presidente del IX municipio Andrea Santoro: "Il recupero delle Torri di Ligini, che diventeranno la sede di Telecom, rappresenta il primo passo per il rilanicio dell'Eur, un quartiere dalle grandi potenzialità turistiche a vocazione congressuale completamentente abbandonato e svilito dalla passata amministrazione di centro-destra e da una gestione inadeguata della partecipata Eur spa" ha dichiarato. "In questo quadrante della città il cambio di passo rispetto al passato è evidente e lo dimostra il rispetto degli impegni assunti sulla riqualificazione delle Torri delle Finanze per cui occorre rendere merito all'assessore capitolino Giovanni Caudo e alla diligenza delle Amministrazioni che governano questa città".

Commenta il capogruppo della Lista civica Marino, Luca Giansanti: "Oggi l'Eur fa un decisivo passo avanti verso il proprio futuro. Vengono così tutelate e avranno nuova vita le Torri, uno dei migliori esempi di architettura degli anni sessanta, che per anni avevano ospitato gli uffici del ministero delle Finanze e che nel 2007 furono ridotte a scheletri senza facciate tanto da guadagnarsi il soprannome di Beirut". Conclude il consigliere: "Una scelta che è stata fortemente voluta dall'assessore Caudo che si è sempre adoperato per scongiurare una demolizione insensata, contro la quale si era battuto strenuamente anche Renato Nicolini, a favore di un recupero urbanistico ed architettonico".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Eur, nelle ex Torri delle Finanze la sede centrale di Telecom

RomaToday è in caricamento