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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Al via i bandi per la pulizia dei tombini: è corsa contro il tempo per le piogge dell'autunno

Due maxi gare per grande viabilità e viabilità secondaria. Ma le procedure si chiudono a fine agosto. E per l'aggiudicazione ci vorranno minimo altri due mesi

A fare da sveglia in Campidoglio è stato forse l'acquazzone che ha paralizzato Roma all'alba di due giorni fa. Poche ore dopo eccoli pubblicati, due bandi per la manutenzione delle caditoie delle strade cittadine. Rimuovere i detriti e lavare accuratamente l'interno dei chiusini con l'apposito tubo aspirante, operazione fondamentale per far defluire le acque meteoriche senza intoppi, è la priorità in vista dell'autunno. 

Due le gare pubbiche per l'assegnazione dei lavori sbloccate dopo un primo stop dell'Anac, la prima per le strade della Grande viabilità (800 chilometri di competenza del dipartimento Lavori pubblici) da 2 milioni e 400mila euro divisi in quattro lotti da 600mila, la seconda per gli 8mila chilometri di viabilità secondaria in capo ai municipi da 1 milione e 400mila euro. Sono fondi del Giubileo, inutilizzati, ed entrambi i bandi durano un anno. La presentazione delle offerte scade tra il 29 e il 31 agosto. Poi, per l'apertura delle buste e l'assegnazione dei lavori da parte della commissione aggiudicatrice, ci vorrà del tempo. Come minimo due, tre mesi. Ma potrebbero volercene anche tra sei e otto. La stagione delle piogge sarà già ampiamente cominciata. 

Nel frattempo però, assicurano dall'assessorato, ai chiusini pensano gli stessi operai che si occupano della manutenzione stradale ordinaria, sempre con gli accordi quadro. Oggi i tecnici erano a lavoro su via Cristoforo Colombo, vedi in foto. Ma è difficile che bastino. E infatti il Comune ha nel cassetto un'altra gara più rapida, un unico lotto da 98mila euro (sotto il milione si può procedere con le offerte al massimo ribasso) da assegnare sul Mepa, il Mercato elettronico della pubblica amministrazione, che scade il 4 agosto. Con affidamento entro a ottobre, ma dipende molto dal numero di offerte che arriveranno. Sperando che anche su altri fronti si lavori a dovere e in tempo. Vedi le pulizie di Ama sul ciglio della strada, quando gli aghi di pino accumulati occludono le bocche di lupo, o la manutenzione delle alberature per evitare rami e fogliame a terra. Qui il bando, quello del verde verticale, è fermo da 24 mesi per rilievi dell'Anticorruzione.

Senza contare quei quartieri di Roma, da Prima Porta al Salario al litorale di Ostia, dove sono gli impianti fognari a non essere mai stati adeguati alla speculazione edilizia che nel tempo ha riempito la Capitale di cemento selvaggio. Ma qui non intervieni con bandi dell'ultima ora. Insomma, le motivazioni degli allagamenti sono più che note e si ripetono a ogni nubifragio. E' toccato a tutti i sindaci il caos da allagamenti, senza esclusione di colori politici. Con gli stessi danni, le stesse misure adottate per evitare il peggio, le stesse scuse laddove gli interventi si sono rivelati insufficienti. 


 

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