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Gualtieri firma l'ordinanza per aprire il tmb di Guidonia 

L'atto è propedeutico alla riattivazione dell'impianto. Il sindaco Lombardo: "Fermamente contrari". E protesta anche Albano: "Nella discarica rifiuti radioattivi"

Il sindaco Gualtieri ha firmato l'ordinanza di collaudo per il tmb di Guidonia, un altro degli impianti che dopo la discarica di Albano (riaperta) potrebbe aiutare la Capitale a uscire dal pantano di una crisi rifiuti che non dà tregua dal rogo di uno dei tmb di Malagrotta. Più di un mese di strade piene di immondizia e cittadini infuriati. 

A dare la notizia dell'atto firmato dal primo cittadino, il sindaco del comune alle porte di Roma est, Mauro Lombardo. "Si tratta di una notizia che non avrei mai voluto avere e che non avrei mai voluto dare ai miei concittadini" commenta in una nota. "Quest'atto è propedeutico, in caso le verifiche diano esito positivo, all'imminente apertura dell'impianto. Continuo a ribadire, come ho fatto in ogni tavolo in cui sono stato chiamato in questi giorni, la mia ferma contrarietà a questa decisione". Una contrarietà figlia di alcune questioni che riguardano l'impianto che sono ancora nei fatti da risolvere. "Questa ordinanza lascia irrisolti numerosi problemi di natura ambientale, paesaggistica e urbanistica rilevantissimi". 

Le grane del tmb di Cerroni

Il tmb di Guidonia, di proprietà del gruppo di Manlio Cerroni, è stato infatti autorizzato con un atto che è oggi al centro di un processo che vede tra gli imputati Cerroni e Flaminia Tosini, ex dirigente della direzione rifiuti della Regione Lazio. Secondo l'accusa, nel rilasciare l'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) non venne chiesto il parere al ministero della Cultura (che sull'area, una porzione di agro romano, ha apposto un vincolo nel 2016). Un atto illegittimo per la Procura. Il processo però, secondo quanto dichiarato a RomaToday dall'amministratore della Guidonia Ambiente, "non riguarda la società". E quindi l'esito del procedimento in corso a Tivoli non avrebbe, sempre secondo la società, conseguenze sull'apertura dell'impianto. Altra questione, che si intreccia a quella giudiziaria, riguarda la strada di accesso all'impianto. Percorre il parco naturale dell'Inviolata, è sterrata e non adeguata a sopportare il peso trasportato dai camion carichi di rifiuti. 

Guidonia, la strada proibita dei rifiuti di Roma

Specifichiamo che l'ordinanza che ha firmato Gualtieri non si traduce automaticamente in un'apertura dell'impianto. Si tratta di un atto propedeutico, al quale dovrebbero seguire una serie di verifiche sull'impianto, tra queste anche una soluzione per rendere accessibile la strada d'ingresso. "Purtroppo ogni considerazione è stata messa in secondo piano rispetto all'emergenza rifiuti di Roma" commenta ancora il sindaco Lombardo. "Ora, in attesa di mettere in atto tutti gli strumenti ordinari e straordinari possibili per scongiurare che questa apertura emergenziale diventi effettiva, chiederò con forza che si predispongano sempre in via straordinaria ed indifferebile gli adeguati monitoraggi delle soglie di inquinamento, tanto dell'aria quanto dell'acqua e del terreno sotto e intorno l'area dove insiste l'impianto e la stessa discarica". La salute dei cittadini di Guidonia Montecelio "non può essere messa a repentaglio per risolvere le emergenze rifiuti di nessuna città, neanche della Capitale". 

La protesta ad Albano 

La protesta poi, sul fronte rifiuti, interessa anche i cittadini di Albano Laziale, dove nel frattempo, sempre per venire incontro a Roma, è stata riaperta la discarica dissequestrata lo scorso maggio. Una riapertura che rende possibile aumentare i quantitativi di rifiuti da trattare nel tmb di Aprilia, tra quelli che al momento stanno coprendo il vuoto lasciato dall'impianto andato a fuoco a Malagrotta. Al momento i tir dalla Capitale arrivano con mille tonnellate al giorno di immondizia. "Negli ultimi giorni hanno fatto scattare l'allarme che segnalava la presenza di rifiuti radioattivi" tuona il comitato No Inc. "Tutto sarebbe tranquillamente passato sotto silenzio senza la rinnovata e preziosa vigilanza del presidio permanente che decine di cittadini portano avanti giorno dopo giorno davanti ai cancelli". Una denuncia riguardante appunto la tipologia di rifiuti trasportata che gli attivisti hanno fatto presente anche al prefetto. Per domani, venerdì 22 luglio, ad Albano, è in programma una manifestazione di protesta. 


 

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