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Tibus: "Stazione pullman ad Atac? Il Comune ci ripaghi degli investimenti"

L'assessora Meleo aveva scritto: "Sono abusivi, metteremo a gara il servizio"

E' scontro tra Tiburtina Bus, la "società di aziende di trasporto" che gestisce l'autostazione di Largo Guido Mazzoni, e l'assessora alla Mobilità, Linda Meleo. "Il consorzio Tibus occupa questi spazi abusivamente da marzo 2016", l'intenzione dell'amministrazione Raggi "è quella di mettere a gara il servizio" aveva scritto la titolare dei trasporti romani in una nota, rispondendo mezzo stampa alla protesta del consigliere Pd Orlando Corsetti che denunciava la 'non-decisione' in merito del Campidoglio a guida pentastellata. Ma la società, che specifica di non essere un consorzio annoverando "tra i suoi soci anche le primarie associazioni di categoria, Asstra ed Anav", non ci sta e con una lunga nota inviata a Romatoday replica punto per punto. 

"L'illegalità" affermata dall'assessora viene rispedita al mittente. Tiburtina Bus, scrive il presidente della società Giovanni Antonio Bianco, "svolge il servizio di pubblico interesse in una situazione di proroga di fatto, avendo il comune stesso diffidato la società a non interrompere il servizio". L'autostazione, dalla quale ogni giorno partono bus con destinazioni in tutta Italia, "non è abusiva, in quanto Tiburtina Bus paga regolarmente il canone richiesto dal Comune per l'utilizzo dell'area dove sorge, oltretutto la società è proprietaria delle infrastrutture che sono state costruite, e migliorate nel tempo, con l'esclusivo intervento economico della proprietà, senza alcun contributo pubblico". L'autostazione, si legge ancora nella nota, "è il capolinea di Roma di tutte le autolinee per espressa previsione del Ministero dei Trasporti, che ha dichiarato l'inesistenza nella Città di altri idonei siti, anche in considerazione dell'altissimo livello di interconnessione dell'Autostazione con la stazione ferroviaria AV, la metro, i servizi di trasporto locale con bus, i taxi". 

Tra i punti rivendicati anche i "continui interventi a favore del territorio in cui opera" specificando che "gli utili non sono mai stati distribuiti ai propri soci ma investiti nel miglioramento del servizio". Negata anche l'accusa relativa al motore dei bus che resta acceso, a danno della qualità dell'aria circostante: "Per regolamento gli autobus non possono sostare sul piazzale con il motore acceso". In quanto al servizio: "Il bus è assolutamente competitivo in termini di comodità, confortevolezza, economicità, ridotto impatto ambientale e sicurezza".

Meleo accusava Tibus di non aver mai risposto alla richiesta di inviare la documentazione utile ad indire un nuovo bando. Ma la società smentisce questa versione dei fatti: "Tibus ha manifestato costantemente grande spirito collaborativo che ha portato all'invio puntuale della documentazione richiesta dal Comune". Si spiega nella nota: "Ciò è avvenuto con nota 22 febbraio 2016 inviata all'Agenzia della Mobilità con allegati gli atti autorizzativi, le regole dell'accesso, i dati sul traffico e le locazioni commerciali ed i servizi attivi (con un dvd di 3,5 Gigabite per circa 3300 pagine) e nota 11 aprile 2016, inviata mediante due pec al VII dipartimento con tutti i dati dei contratti di locazione". Nella nota si spiega inoltre che il 23 agosto e il 5 settembre il presidente e i responsabili aziendali "hanno avuto un incontro con il dirigente del dipartimento Mobilità e Trasporti di codesto comune, nel quale - prendendo atto dell'intenzione del comune di indire un nuovo bando di gara - Tiburtina Bus ha manifestato massima disponibilità per fornire dati ed assistenza ed è stato auspicato un tavolo di valutazione congiunta, per il quale ancora si attende la convocazione". 

"Ben prima della scadenza dell'ultima proroga" si legge ancora nella nota firmata dal presidente Bianco "Tiburtina Bus aveva sollecitato le autorità comunali a definire la soluzione amministrativa, con innumerevoli atti formali" sollecitando più volte un incontro con il Comune di Roma, "mai concesso". 

Come anticipato anche da Romatoday, inoltre, un anno fa Tibus avanzò inoltre anche una proposta di project financing, "che rientra tra le procedure di gara previste dal codice degli appalti pubblici", per la gestione dell'autostazione chiedendo specifico incontro. Anche questo "al momento non si è tenuto". Nel progetto si proponevano una serie di lavori di ammodernamento dell'autostazione ma anche "importanti interventi a favore del territorio del municipio competente e di nessun impatto impatto finanziario sul Comune di Roma". 

Tiburtina Bus, conclude il presidente, "ritiene che l'autostazione possa e debba rimanere nel piazzale ovest della stazione Tiburtina e che la necessaria procedura di gara per la gestione possa prendere in considerazione la finanza di progetto proposta ormai un anno fa al Comune di Roma". Inoltre "che non vi sia ragione alcuna da parte del Comune nel procedere all'ipotizzato affidamento della gestione dell'Autostazione a una propria azienda (Atac o Agenzia della Mobiità) a meno che non intenda indennizzare economicamente la Tibus degli ingenti investimenti fino ad ora realizzati, avendo peraltro la Tibus recentemente manifestato la disponibilità anche ad un partenariato con il Comune di Roma".  

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