Tiburtina, il Comune annuncia più verde: fuori dalla stazione “un viale alberato lungo 300 metri”
L’assessore Montuori parla della modifica del progetto originario del piazzale dopo l’abbattimento della Tangenziale Est. Critici i residenti: “Bugie, alberi eliminati”
A due anni dalla prima picconata che ha portato all’abbattimento del tratto di Tangenziale Est che correva lungo la Stazione Tiburtina, nel piazzale ormai riportato alla luce, sgombro da pilastri e cemento, proseguono i lavori di riqualificazione. Accantonato il progetto dei residenti, quello che prevedeva Tiburtina “green e ciclabile”, il Campidoglio viaggia spedito verso la realizzazione del nuovo piazzale modificando il progetto originario che tanto aveva fatto infuriare i comitati di zona schierati contro “l’inspiegabile e inutile allargamento della sezione stradale di via Guido Mazzoni da una a cinque corsie stradali”.
Tiburtina, cambia il progetto del piazzale Ovest: "Alberata di 300 metri fuori da stazione"
L’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Luca Montuori, dalle colonne del Corriere della Sera annuncia la modifica: “Nel precedente progetto per il marciapiede appena fuori dalla stazione non era previsto nessun ampliamento. Adesso si cambia, pur conservando l’intervento nello stesso ambito per non dover ricorrere ad alcuna variante e poter così andare avanti speditamente con il cantiere”. Quindi, secondo l’assessore all’Urbanistica, “all’uscita dalla stazione ci sarà questo viale alberato, lungo 300 metri, dotato anche di una ciclabile”. Il verde della zona terreno di scontro con gli abitanti del quartiere da sempre sul piede di guerra contro gli abbattimenti previsti, soprattutto quelli relativi ai lecci storici: “ne saranno tagliati solo quattro, gli altri - assicura Montuori - diventeranno parte del viale, mentre sono decine gli alberi che verranno piantati”.
Dopo l’abbattimento della Tangenziale “boulevard pedonale e più verde”: il progetto del Comune per Tiburtina
Anche l’autostazione dei pullman, ora Tibus, cambierà versante: dal piazzale ovest al piazzale est. “Agli abitanti che vogliono conservare Tibus - sottolinea Montuori - voglio annunciare che in futuro vi potrebbe essere addirittura un parco, con la salvaguardia dell’istituto ittiogenico. Qui inoltre siamo in un contesto urbano che ha una delle più grandi stazioni d‘Italia, e anche se nel futuro vi saranno altri alberi non è che non vi possono essere delle strade. Accanto alla rotatoria, già ben visibile, si potranno lasciare o prendere le persone che devono arrivare o partire. Anche se in un nuovo modello di città qui si dovrebbe arrivare soprattutto con gli autobus o la metropolitana”
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Tiburtina, residenti contro il progetto del Comune
Repentina la replica del Comitato Cittadini Stazione Tiburtina: “Gli alberi abbattuti dal progetto Montuori saranno sicuramente più di quattro. Degli attuali 12 lecci ne sopravviveranno solo quattro. Anche la vita di questi ultimi quattro lecci viene resa difficile visto che nella nuova sistemazione a mezzo metro dal tronco ci saranno i nuovi capolinea Atac posizionati inspiegabilmente sotto le finestre delle abitazioni pronti a sgasare i loro fumi tossici nelle finestre dei residenti. C’è poi un pericoloso progetto che Montuori sta portando avanti insieme ai progettisti di FS presentato la scorsa settimana presso la Casa dell’Architettura che vedrebbe abbattuti centinaia di alberi quasi centenari. La massima miopia di Montuori è proprio su questo. Dice nella sua dichiarazione che in un futuro a Tiburtina ci potrebbe essere ‘addirittura un parco’. A Tiburtina - tuonano i residenti - già c’è un bosco urbano importantissimo che conta centinaia di alberi. Un patrimonio verde che il professorone e i suoi vorrebbero radere al suolo contrariamente a qualsiasi teoria urbanistica moderna”. Si schierano anche contro lo spostamento di Tibus: “Il Comune di Roma ha attualmente su propri terreni un’autostazione dal valore di circa 6 milioni di euro pronta da mandare a gara. Con quei soldi si potrebbe riqualificare tutto il quartiere. L’idea geniale del professor Montuori è quella di eliminarla per regalare questo asset a Ferrovie dello Stato che realizzerebbe l’autostazione su propri terreni senza dare al Comune alcunchè in cambio. Addirittura il Comune anziché chiedere qualcosa in cambio ad Fs gli concederebbe la realizzazione di altri 13 palazzi da costruire sul ciglio della ferrovia tutti in linea tra loro stile serpentone di Corviale” - l’allarme dei residenti.
"Tiburtina cuore pulsante della città futura"
Ma il Campidoglio vuole fare di Tiburtina il fulcro della città, dai trasporti ai progetti legati all’innovazione e ai servizi. “Stazione Tiburtina è il nodo fondamentale di un sistema di reti che guarda allo spazio di prossimità ma anche alle relazioni con le altre città italiane ed Europee. Iniziative come l’abbattimento della tangenziale atteso da anni e che ha permesso di restituire all’area un respiro urbano. Fino a pochi giorni fa si usciva dalla Stazione sotto un viadotto, forse lo abbiamo già dimenticato, in assenza di marciapiedi, in un groviglio di auto e bus che stiamo razionalizzando. Oggi rivive il piano terra degli edifici, i bar, il commercio. Ci sarà un nuovo albergo della stazione, a pochi passi è in corso di realizzazione la biblioteca, tanto attesa, della Città del Sole. Spazi pubblici e servizi, progetti complementari e integrati in una strategia, tutto senza interrompere i tempi degli appalti, combinando la complessità delle procedure, i finanziamenti, migliorando i progetti approvati nel perimetro consentito dalle norme. Questo - ha scritto Montuori - significa un’idea complessiva che permetta poi di attuare gli interventi e sbloccare investimenti importanti, attività che permettono un vero sviluppo di tutta l’area che deve diventare il cuore pulsante della città futura”.