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Rimozione della motonave Tiber II, i lavori termineranno in anticipo

Il relitto era diventato simbolo del degrado delle banchine del Tevere

Lo smantellamento del Tiber II terminerà in anticipo. Ad annunciarlo è stato l’assessore ai lavori pubblici e tutela del territorio, mobilità della regione Lazio, Mauro Alessandri il quale ha effettuato un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per la rimozione del relitto che si trova sulla banchina destra del fiume Tevere, in corrispondenza dello scalo di alaggio di lungotevere della Vittoria.

Simbolo del degrado

Divenuto, nel corso degli anni, simbolo del degrado delle banchine del tratto urbano del Tevere, il Tiber II, nel 2008, a causa di una piena, ruppe gli ormeggi e andò a schiantarsi contro ponte Sant'Angelo. Nel corso degli anni, la regione Lazio aveva intrapreso una lunga battaglia giudiziaria con l’armatore della motonave, culminata con la decisione di procedere forzatamente con la demolizione e la rimozione di quello che nel frattempo, complice la cancellazione dai registri delle navi minori da parte della capitaneria di porto di Roma, era diventato ufficialmente un relitto.

“Da anni abbiamo stanziato risorse e messo a disposizione mezzi e uomini per un maggior decoro e per rendere più fruibile il Tevere, e dopo molte battaglie, anche legali, il 28 settembre abbiamo dato il via ai lavori di smantellamento del relitto Tiber II – dichiara, in una nota, l’assessore Alessandri - un’azione estremamente importante sia dal punto di vista ecologico sia della sicurezza. Evitiamo in questo modo il rischio che la motonave possa essere trascinata a valle dalle acque del fiume nel corso di eventi atmosferici particolarmente aggressivi ed essere causa di situazioni pericolose e ulteriori danni ambientali”.

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Alessandri sottolinea come  la motonave sia stata “per anni rappresentazione di abbandono e degrado, e con la sua rimozione valorizzeremo un corso d’acqua che attraversa il centro storico della Capitale e che attrae turisti e cittadini in ogni mese dell’anno”.

Fine dei lavori in anticipo

I lavori sarebbero dovuti durare 90 giorni. “Non solo saranno rispettati – spiega Alessandri - ma saranno completati con un anticipo di circa 28 giorni. Inoltre, l’importo complessivo dell’operazione di circa 94 mila euro sarà interamente addebitato al proprietario della motonave e i nostri uffici sono già impegnati nelle relative procedure di rivalsa in danno”. “Questo tipo di operazioni – dichiara la responsabile piccoli comuni e contratti di fiume della regione Lazio, Cristiana Avenali - sono state inserite all’interno delle azioni del contratto di fiume del Tevere, che la regione deve attuare in collaborazione con la capitaneria di porto. Si tratta anche della dimostrazione che le cose, anche se difficili e complicate, si possono davvero fare quando esiste la volontà politica di farle, e la rimozione del Tiber II era attesa da oltre 14 anni”.

I lavori

I lavori consistono nella rimozione dello scafo lungo 38 m e largo 8 attraverso un’operazione di “ship recycling” riciclaggio navale. Nello specifico l’intervento prevede lo smontaggio di ogni singolo componente dell’imbarcazione, il riutilizzo dei materiali recuperabili e lo smaltimento delle frazioni residuali. Ad oggi sono già state eseguite diverse lavorazioni, come la predisposizione dell’area di cantiere, la predisposizione di misure di sicurezza con particolare attenzione al pericolo di ribaltamento della motonave, che permetterà di lavorare in totale sicurezza e in maniera più agevole. Si è anche fatta la cernita e la classificazione dei materiali con il conferimento in discarica di circa 30 tonnellate in idonei impianti di recupero e lo smantellamento dei ponti superiori. Nei prossimi giorni si proseguirà con il taglio dello scafo, alla completa eliminazione di ogni componente del relitto e alla rimozione del cantiere con la sistemazione della banchina.

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