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Tevere, un successo la barriera "acchiapparifiuti": sarà prorogata fino alla fine di febbraio

Durante il periodo di sperimentazione sono stati raccolti circa 500 chili di rifiuti

La sperimentazione della diga che impedisce ai rifiuti del Tevere di finire in mare è stata un grande successo tanto da prorogarne le tempistiche. “I risultati particolarmente significativi ottenuti con il posizionamento della Barriera Acchiapparifiuti sul Tevere da parte della Regione Lazio, ci hanno dato una bella soddisfazione ed è per questo che abbiamo deciso di prolungare questa sperimentazione fino alla fine di febbraio” ha annunciato Cristiana Avenali, responsabile Contratti Fiume della Regione Lazio. 

La duplice finalità della diga acchiapparifiuti

Da fine ottobre, all’altezza di Fiumicino è stata collocata la diga “acchiapparifiuti”: l’iniziativa ha una duplice finalità, sia riavviare al riciclo e al riuso gli oggetti in plastica, sia evitare che i rifiuti (una volta diventati minuscoli) possano finire inghiottiti dai pesci. La “barriera” ha trattenuto e quindi raccolto oltre 500 chili di plastica poi conferiti a Corepla. 

"Sicuramente estenderemo il progetto ad altri corpi idrici"

“L'eccessiva produzione di rifiuti e l'insufficiente smaltimento di questi, rappresentano oggi alcune delle crisi ambientali più gravi, e risultano indispensabili politiche efficaci ed incisive, da parte dei Governi e delle Istituzioni” ha commentato ancora Avenali annunciando la proroga dell’iniziativa. “Il risultato ci porterà sicuramente al termine della sperimentazione, ad un posizionamento della barriera più duraturo nel tempo e all'estensione del progetto ad altri corpi idrici del territorio” ha aggiunto, infine, Cristiana Avenali. 
 

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