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Sui tetti di Roma ci sono 1,8 milioni di vecchie antenne inutilizzate

Una mozione dei consiglieri della lista Calenda chiede al sindaco di impegnarsi affinché vengano rimosse per "liberare" lo skyline della Capitale

Quasi 2 milioni tra antenne televisive e parabole a costellare i tetti di Roma, dalle periferie al centro storico. Sono i dati snocciolati da Cna, che ormai sei anni fa ha lanciato una campagna denominata “tetti puliti” proprio per chiedere che lo skyline così suggestivo della Capitale venga ripulito dalle migliaia di antenne - spesso arrugginite e inutilizzate - che lo punteggiano.

Proprio sulla base dei dati Cna, i consiglieri della lista Calenda in Campidoglio - Francesco Carpano, primo firmatario, Flavia De Gregorio e Dario Nanni - hanno presentato una mozione denominata proprio “Tetti puliti”, con cui chiedono al sindaco Roberto Gualtieri e alla giunta di coordinarsi con Cna, amministratori di condominio e associazioni di categoria per rimuovere le antenne in disuso dai tetti.

La mozione, già protocollata, dovrebbe passare in aula nelle prossime settimane, e ricorda che già nel 2015 la giunta capitolina approvava una delibera finalizzata ad “agevolare il rifacimento delle facciate e delle parti esterne degli edifici di proprietà pubblica e privata, e conseguentemente il recupero e la riqualificazione urbana”. Provvedimento che stabiliva che gli operatori economici, nel portare a termine il processo, si occupassero anche della centralizzazione dell’impianto di ricezione del segnale, rendendo così superflue le vecchie antenne. Il regolamento attuativo della delibera, per abbattere i costi a carico dei condomìni, prevedeva l’esenzione dalla Cosap, il canone

occupazione spazi e aree pubbliche, per chi effettuava interventi di rimozione delle antenne tramite la sostituzione con un unico impianto centralizzato, e la Cna ha stimato che il mancato pagamento dell’imposta avrebbe portato un risparmio per i condomìni del 20% sul totale pagato per la realizzazione dei lavori. Un ulteriore incentivo, il 10% di sconto stornato in favore dei proprietari, era previsto per chi installava maxi cartelloni pubblicitari sui ponteggi.

Nonostante gli incentivi, la Cna riporta che dal 2015 a oggi solo un’antenna su dieci è stata rimossa, e la delibera scaduta nel 2017 non è stata prorogata. Da qui la mozione: ““Si dibatte moltissimo dell’impatto che avranno le nuove antenne telefoniche per il 5G, ma molto poco delle antenne televisive - spiega Francesco Carpano - Roma è piena, in virtù di una deregolamentazione selvaggia. E così mentre Parigi fa dei tetti un vanto mondiale, noi abbiamo le paraboliche che impallano San Pietro e altre zone del centro, ma anche quartieri periferici. Ferraglia inutile e inutilizzata, che può invece essere riciclata con diminuire l’impatto paesaggistico e ambientale”.

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