rotate-mobile
Politica

Parte il nuovo anno giudiziario, il pg: "Per Roma non sottovalutare il pericolo jihadista"

Secondo il procuratore Antonio Marini, Roma è la culla della cristianità: "E' bene non sottovalutare il pericolo e tenere alta la guardia". Poi ha parlato di mafia capitale: "Esempio emblematico"

Il procuratore generale presso la corte di Appello di Roma, Antonio Marini, ha inaugurato oggi l'anno giudiziario parlando di Mafia capitale e della piaga della corruzione. "La situazione della giustizia penale nel distretto di Roma si è ulteriormente aggravata", ha detto Marini. "L'esempio emblematico è rappresentato dall'inchiesta Mafia Capitale dalla quale è emerso un sistema di complicità tra politica e criminalità, ampiamente strutturato, capillare e invasivo". Il magistrato ha aggiunto che "l'inchiesta sul clan Carminati ha messo in luce il crescente intreccio tra mafia e corruzione, che costituiscono i due mali endemici della nostra società". "Non v'è dubbio - prosegue Marini - che tali vicende finiscono per alimentare la sfiducia nella capacità della politica, inquinata sempre più da pratiche corruttive, a risolvere il grave fenomeno della corruzione nel nostro Paese". 

Marini ha parlato anche di terrorismo, invitando a non sottovalutare il pericolo jihadista: "A voler ritenere Roma, culla della cristianità, di cui si vagheggia la conquista sia stata evocata dal terrorismo di matrice jihadista, è bene non sottovalutare il pericolo e tenere alta la guardia", ha affermato il magistrato. "Fra i principali fattori di rischio - ha aggiunto - v'è l'accensione improvvisa di cellule dormienti. Parimenti preoccupante è il fenomeno dei foreign fighters. La necessità è di rafforzare gli strumenti normativi per affrontare con più efficacia questo grave ed insidioso fenomeno".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parte il nuovo anno giudiziario, il pg: "Per Roma non sottovalutare il pericolo jihadista"

RomaToday è in caricamento