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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Appia Antica Nord / Via Ardeatina

I vincoli archeologici, il fosso deviato e l'alternativa a basso costo: cosa succede intorno al termovalorizzatore

Secondo alcune voci riportate dal leghista Santori ci sarebbe un altro terreno disponibile a costo inferiore e senza reperti archeologici. Alfonsi: "E' agricolo, ci vorrebbe una variante e impiegheremmo anni"

Preesistenze archeologiche già tracciate sulla cartografia: un fontanile, un cunicolo, un'opera muraria e altri segni che rendono vincolato il terreno che dovrebbe essere interessato dalla realizzazione del termovalorizzatore di Roma, annunciato da Roberto Gualtieri quasi 7 mesi fa. Il condizionale è d'obbligo, perché l'area di cui si parla è al km 23,600 della via Ardeatina, ma non è stata identificata ufficialmente da Ama. Neanche in IX municipio sanno con esattezza quale sia il terreno individuato.

L'acquisizione del terreno a Santa Palomba da parte di Ama

Il 19 ottobre il consiglio d'amministrazione della municipalizzata ha comunicato l'ok all'acquisizione di "alcuni terreni destinati a ospitare nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti in un'area collocata a Santa Palomba". Non una manifestazione di interesse, ma una "acquisizione" come scrive la stessa azienda dei rifiuti, che ha avuto il nulla osta dopo alcune verifiche tecnico-amministrative richieste dal presidente della commissione di valutazione.

I terreni ipotizzati hanno resti archeologici e un fosso demaniale deviato

Le ipotesi formulate nei giorni successivi puntano sul km 23.600 di via Ardeatina, zona industriale e di autodemolitori. Secondo quanto confermano anche dal IX municipio, dove proprio in queste ore stanno cercando di avere più informazioni possibile su quanto accadrà a Santa Palomba, in quell'area ci sono dei resti archeologici già tracciati e segnati, quindi conosciuti. Nella stessa area, poi, anche tramite una verifica fattibile con Google Earth, si nota un fosso demaniale deviato: "Difficilmente un fosso fa un angolo retto, quindi qualcuno lo ha deviato. Bisognerebbe capire quando e perché è stato fatto". A spiegarlo a RomaToday è chi è molto dentro la questione. La deviazione è presente sulle carte del PTPR (piano territoriale paesistico regionale), questo significa che "è stato approvato così, nonostante sia evidente l'andamento anomalo". 

La posizione del Campidoglio sui vincoli e sui terreni alternativi

"Una delle nostre prime scelte è stata quella di rispettare il Prg, non consumare suolo e cercare terreni che fossero già industriali". A dichiararlo, durante la cerimonia di commemorazione dei defunti al cimitero monumentale del Verano, è l'assessore al ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi. "Quello comprato da Ama è un terreno industriale  - specifica - mentre quello che ci è stato proposto è un terreno agricolo e per questo costa un terzo di meno. Utilizzarne uno agricolo avrebbe significato trasformarlo in industriale, consumare suolo e perdere almeno due anni in varianti". Poco prima dal Campidoglio avevano già gettato acqua sul fuoco: "Non si possono costruire impianti di alcun genere su terreni agricoli - spiegavano a RomaToday -. Per farlo sarebbe necessaria una variante e anche andasse a buon fine allungherebbe le tempistiche di anni". Sui vincoli archeologici non arrivano conferme da parte del Comune, anche se c'è ottimismo sull'assenza di problemi di sorta.

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