rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Termovalorizzatore Roma, Schlein si smarca dal problema: “Lo abbiamo ereditato”

La neosegretaria dem scarica sul sindaco la decisione di fare l'impianto: “E' un scelta presa dall’amministrazione di Roma prima delle primarie del PD”

La paternità del termovalorizzatore ha un nome e cognome e non è quello di Elly Schlein. La neosegretaria del partito democratico ha deciso di dribblare la questione che sta tenendo banco all’interno del partito e soprattutto all’esterno, tra le fila degli alleati democratici.

Il termovalorizzatore è una decisione di Gualtieri

Nel giorno in cui è prevista la contestazione di piazza, per disposizioni della Questura non più al Campidoglio, la numero uno del PD ha chiarito che "Il termovalorizzatore di Roma è una scelta che era stata presa dall'amministrazione di Roma prima del congresso del Pd e prima che si insediasse la segreteria. Non era oggetto del programma delle primarie”. Insomma, se è un problema, non può essere ascritto a lei. Perché, in qualche modo, l’ha preceduta.

La posizione della leader PD

Elly Schlein quindi, a differenza del presidente del Partito Democratico, ed ex governatore regionale Stefano Bonaccini, ha deciso di non esprimersi nel merito della decisione. “A noi interessa contribuire ad accompagnare l'amministrazione su tutto ciò che deve venire prima, cioè come riusciamo a ridurre i rifiuti, aumentare la differenziata, recuperare le materie prime e seconde e poi capire come gestire quel che residua”. Quel che residua però, se l’impianto viene creato per gestire 600mila tonnellate di tal quale, rischia di dover essere molto. Con buona pace degli auspicati aumenti della raccolta differenziata. “Se lo fai (il termovalorizzatore ndr) poi abbandoni la differenziata” aveva ricordato Sandro Ruotolo ai microfoni di “un giorno da pecora”. Ma questa è la posizione dei detrattori. 

Le varie anime del PD

Bonaccini invece, che ha amministrato insieme  ad Elly Schlein una regione “con diversi termovalorizzatori”, ha recentemente ricordato che“ la differenziata” nella sua Emilia Romagna  “è al 73% e salirà all’80%”. Dati snocciolati per dimostrare che, se si vuole, si può differenziare anche con il termovalorizzatore e che quindi “il sindaco di Roma ha preso la decisione giusta”.  Bonaccini è stato chiaro nell’appoggiare Gualtieri ed il suo termovalorizzatore. Ma nel PD ci sono varie anime, come quella di chi, come il deputato Roberto Morassut, pone l’attenzione sull’esigenza di realizzare un impianto “dimensionato nella misura giusta”. Come a dire che, le 600mila tonnellate di rifiuti indifferenziati da trattare ogni anno, sono tante se si vuole puntare sull’economia circolare. Poi c’è la posizione dei contrari. 

L'eredità dell'amministrazione e la grana della Schlein

“L'amministrazione ha ereditato una situazione molto complessa – ha valutato Schlein, per spezzare una lancia a favore di chi ha scelto di realizzare l’impianto previsto a Santa Palomba. D’altra parte “Nelle primarie noi non abbiamo mai preso una posizione contro il termovalorizzatore. Ma siccome esistono sensibilità diverse nel partito, mi impegnero' a favorire il confronto tra l'amministrazione e la cittadinanza”. Significa lavorare verso un referendum consultivo, come auspicano i Radicali e come suggeriva anche il neo membro della segretaria nazionale PD Sandro Ruotolo? Non è detto. “Queste – si è limitata a dichiarare Schlein – sono scelte già fatte”. Come a dire che, se Gualtieri ha ereditato una situazione difficile, lei ha ereditato un termovalorizzatore. E nessuno è responsabile di ciò che è stato lasciato in dote. 

Gli ordini del giorno contro il termovalorizzatore

Ma gli alleati che in piazza, e nelle aule parlamentari, chiedono a Gualtieri di fare un passo indietro? Le dichiarazioni della neosegretaria non possono di certo rappresentare, per Verdi e Sinistra, un’apertura. Idem per quanto rigaurda gli ex alleati di governo, i pentastellati. A proposito di governo, Schlein ha dato indicazioni anche su un paio di  atti presentati al consiglio dei ministri  (da EuropaVerde e Sinistra italiana uno e l’altro dal M5s). “Immagino che voteremo contro gli ordini del giorno – ha dichiarato, aggiungendo però che - Ciò non vuol dire che non continueremo a coltivare il dialogo con le altre opposizioni”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Termovalorizzatore Roma, Schlein si smarca dal problema: “Lo abbiamo ereditato”

RomaToday è in caricamento