rotate-mobile
Politica

Asse Lega-Calenda per un nuovo termovalorizzatore: "Pd boccia unica soluzione al problema rifiuti" 

I consiglieri di Calenda votano in aula un odg presentato dalla Lega: "Votiamo e voteremo nel merito delle proposte, senza guardare da dove le stesse provengano"

Lega e lista Calenda insieme, con una soluzione condivisa sui rifiuti. I due partiti in aula Giulio Cesare si ritrovano a votare per lo stesso ordine del giorno. Un asse quanto meno insolito e la stessa richiesta rivolta al sindaco: dotare Roma di un nuovo termovalorizzatore, un impianto di incenerimento e recupero energetico che sia di ultima generazione su modello di altri già operativi in diversi capitali europee. 

A presentare l'ordine del giorno in sede di votazione al bilancio di previsione, i consiglieri della Lega Fabrizio Santori e Simonetta Matone. Un atto bocciato dalla maggioranza Pd che ha trovato però subito l'appoggio dei consiglieri di Calenda, da sempre accaniti sostenitori della termovalorizzazione come chiave risolutiva per la chiusura del ciclo rifiuti romano. 

"Il nostro odg sul termovalorizzatore è stato bocciato dal Pd, 12 pagine di soluzioni per chiudere il ciclo dei rifiuti, abbattere i costi della Tari e pensare di uscire dall'emergenza in cui proprio la sinistra ha fatto piombare Roma, sono stati respinti da una maggioranza che preferisce l'oltranzismo alle proposte di buon senso e di valore" tuona il consigliere Santori, che incassa però a sorpresa l'appoggio della lista Calenda. 

"Noi votiamo e voteremo nel merito delle proposte, senza guardare da dove le stesse provengano" commenta il consigliere Francesco Carpano, da poco subentrato in aula allo stesso Carlo Calenda che ha lasciato libero il suo scranno. "Il voto della maggioranza esprime una preclusione ideologica contro questo tipo di impianti che, ricordiamo, sono presenti in tutte le grandi città d’Italia. Roma, a conti fatti, anche con una buona raccolta differenziata, ha bisogno di maggiore capacità di chiusura del ciclo per 400mila tonnellate. Votare contro questo ordine del giorno significa chiudere gli occhi di fronte all'evidenza ed accettare che Roma continui a pagare impianti di altre città per trattare i propri rifiuti".

L'iter del termovalorizzatore di Acea

Nel frattempo prosegue l'iter per l'autorizzazione finale alla quarta linea del termovalorizzatore di San Vittore nel Lazio, di proprietà di Acea. La Conferenza dei servizi è in corso e nell'ultima seduta ha registrato il parere negativo della Soprintendenza, che ha chiesto un cambio di progetto per quanto riguarda l'asse viario che condurrà i mezzi di trasporto all'impianto. La quarta linea, lo ricordiamo, servirà a rispondere anche ai bisogni di Roma, ma è dimensionata per 185mila tonnellate di rifiuti l'anno e la sua realizzazione è pensata in un'ottica di "mutuo soccorso" alle altre tre linee. In sostanza per entrare per lo più in azione quando una delle tre è in manutenzione. Troppo poco per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti romani sul territorio. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Asse Lega-Calenda per un nuovo termovalorizzatore: "Pd boccia unica soluzione al problema rifiuti" 

RomaToday è in caricamento