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Grillo stronca il termovalorizzatore di Gualtieri. Replica il sindaco: “Raggi ha usato quelli di altre città”

Botta e risposta tra il fondatore del M5s che considera "l'inceneritore la negazione dell'economia circolare" ed il sindaco

L’ “inceneritore” è la “negazione dell’economia circolare”. Parola di Beppe Grillo che, dalle colonne del proprio blog, ha bocciato l’intenzione di Gualtieri di dotare Roma di un termovalorizzatore.

Il fondatore del M5s, oggi suo garante, se l’è presa anche con il governo. Il consiglio dei ministri ha infatti attribuito al primo cittadino della Capitale, commissario per il Giubileo 2025, “le competenze assegnate alle regioni” in materia di rifiuti. In tal modo è stata spianata la strada alla realizzazione dell’impianto che il sindaco ha deciso di realizzare a Roma. 

Una scelta definita insensata

Per Beppe Grillo però è stata “insensata la scelta di affidare poteri commissariali indistinti al sindaco Gualtieri non per applicare oggi le migliori pratiche disponibili e realizzare impianti utili, ma per installare tra chissà quanti anni, almeno 6 o 7, un impianto costoso e pericoloso che brucia rifiuti e opportunità di crescita economica”. Al riguardo il comico genovese ha precisato che “bruciare i rifiuti è la negazione dell'economia circolare, a maggior ragione se si pensa che quest'impianto avrà bisogno comunque di una discarica al suo servizio per smaltire le ceneri prodotte dalla combustione, equivalenti a un terzo dei rifiuti che entrano nel forno”.

L'Europa e l'incenerimento dei rifiuti

La bocciatura è quindi nei confronti del sindaco ma anche della scelta governativa di spianargli la strada per  “bruciare rifiuti”. Una pratica “fortemente disincentivata e considerata al più residuale" dall’Unione Europea che, considerando “ha precisato “l'incenerimento una tecnologia che fa danni significativi all'ambiente” ha scritto Grillo nel suo blog, “impedisce di finanziare con fondi europei questa opzione tecnologica, che è in fondo alla gerarchia europea dei rifiuti insieme alle discariche”.

Il m5s contro i pieni poteri di Gualtieri

La presa di posizione del “garante e fondatore” pentastellato, arriva dopo quella del presidente M5s Giuseppe Conte, anche lui contrario all’intenzione di ricorrere ad un termovalorizzatore per la Capitale. Continua invece a difendere la propria scelta il sindaco di Roma, che negli ultimi giorni ha avviato anche un confronto con le realtà che, all’interno della propria maggioranza, non vedono di buon occhio l’impianto di futura realizzazione.

La replica del sindaco

“È incredibile che chi per anni non ha risolto il problema dei rifiuti a Roma ci voglia impedire di dotare la Capitale degli impianti che ci sono in tutte le altre Capitali europee come Londra, Berlino, Parigi, Stoccolma e Copenaghen, che consentono di evitare di mandare i rifiuti nelle discariche che sono costose e inquinanti” ha commentato Gualtieri, replicando a distanza alle parole di Beppe Grillo.

Termovalorizzatori usati da Raggi

Il primo cittadino della Capitale ha approfittato dell’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Negli ultimi anni la Giunta Raggi ha mandato un milione e mezzo di tonnellate nei termovalorizzatori delle altre città, inquinando con i tir che li hanno portati lì e togliendo risorse per pulire la città” ha sottolineato Gualtieri, che è tornato a difendere il proprio “piano green” che, a suo dire “porta finalmente Roma a chiudere il ciclo dei rifiuti come ci chiede l'Unione europea”.
 

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