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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Nomadi: le tendopoli si faranno a Torre Spaccata, Massimina e La Rustica

Incontro tra Maroni e Alemanno: il sindaco esulta, il viminale si limita a valutare le richieste. Ipotizzate tendopoli a Torre Spaccata, Massimina e La Rustica per l'emergenza nomadi

L'incontro tra Maroni e Alemanno c'è stato, Ministro degli Interni e Sindaco parlano in modo “molto cordiale” della richiesta di pieni poteri e più risorse per il piano nomadi da parte di Alemanno e il secco “no” di Maroni. Arriva dunque una timida apertura nei confronti di Alemanno perché il governo quantomeno valuterà l'aggiornamento del piano nomadi del Lazio. Mercoledì prossimo, alla riunione dei Commissari straordinari per l'emergenza nomadi, il prefetto di Roma e commissario per il Lazio, Giuseppe Pecoraro, "alla luce delle nuove esigenze che si sono evidenziate sul territorio, porterà un aggiornamento del Piano nomadi per il Lazio che sarà poi valutato dal Governo". Il sindaco esulta: "Un incontro molto positivo, in un clima di piena collaborazione" Alemanno che ha ottenuto la disponibilità alla valutazione dell'aggiornamento del piano nomadi quando all'indomani della strage nel campo abusivo urlava di voler pieni poteri si dichiara ora "pienamente soddisfatto".

Per quel che riguarda la vita nella capitale invece, entro la fine della prossima settimana, dovrebbe iniziare la creazione di tre tendopoli da circa 250 posti che potrebbero essere, se i sopralluoghi in corso daranno esito positivo, su altrettante proprietà comunali a Torre Spaccata (X municipio), Massimina (XVI) e La Rustica (VII).  
I presidenti dei municipi coinvolti non ci stanno e contestano fermamente la decisione, addirittura Sandro Medici (X) non sarebbe stato neanche interpellato e urla: “Non mi ha chiamato nessuno ma le tendopoli sono l'ennesima dimostrazione dell'inconcludenza e della cialtroneria con cui il sindaco gestisce questo problema. Nel nostro territorio c'è già il campo legalizzato della Barbuta, abbiamo i rom di Campo Boario in via Schiavonetti. Se ora ne dovesse arrivare un altro, sebbene temporaneo, saremmo il territorio con la più alta densità di campi nomadi.”
Gli fa eco Massimiliano Lorenzotti, pdl, presidente del VII: “Non so nulla, spero solo che il mio territorio non diventi il Vespasiano della città.”
Tuona invece Fabio Bellini del XVI: “Non si può pretendere qualcosa se non si concerta nulla. Se le indiscrezioni venissero confermate, comunque, l'area dovrebbe essere quella nei pressi di via della Pisana, davanti al Consiglio regionale.”

Ieri pomeriggio oltre un centinaio di persone per lo più rom, hanno manifestato ai piedi del Campidoglio per dire "basta alla politica degli sgomberi e ai campi nomadi". Il sit-in, organizzato dall'Arci, dai rom di Casilino 900 e da altre associazioni, si è aperto con quattro fiaccole in memoria dei bimbi morti domenica notte e con un minuto di silenzio. Dietro i manifestanti gli striscioni: "Vogliamo case, basta promesse", "Basta morti innocenti" non vogliamo più essere "Invisibili".

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