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Tende a Porta Pia: dopo l'incontro al ministero, la piazza caccia Marino

Sciolta l'accampata, dopo l'esito negativo del tanto atteso tavolo dei movimenti con il ministro Lupi. Marino prova il dialogo tra la gente: cacciato. "Nuovo assedio il 31 ottobre"

Marino cacciato dalla piazza al grido di "non ci rappresenta nessuno". Si chiude così, con un'assemblea tra le tende di Porta Pia, l'accampata sotto al ministero delle Infrastrutture. L'incontro con il ministro Lupi, il sindaco Marino e il vicesindaco Nieri con al centro il tema degli sfratti e dell'emergenza abitativa si è chiuso con un nulla di fatto.

Le uniche parole di dialogo da parte del governo sulla richiesta di proroga degli sfratti per morosità incolpevole sono state relative all'impegno del ministro Lupi nel portare la questione al centro della Conferenza Stato-Regioni in programma a Roma il prossimo 31 ottobre. E proprio in quell'occasione il "movimento #19ottobre" tornerà in piazza "con tutta la nostra rabbia".

MARINO CACCIATO - Alla fine dell'incontro Lupi ha lasciato il ministero da un'uscita secondaria. Lo stesso ha fatto inizialmente Marino, assediato solo da cronisti, fotografi e cameramen. Poi il sindaco ci ha ripensato e insieme al suo vice, Nieri, ha attraversato la folla fino al gazebo dove la delegazione che ha incontrato Lupi stava raccontando agli attivisti l'esito del tavolo.

Arrivato nei pressi del microfono, tra due ali di folla che urlavano "non ci rappresenta nessuno", il sindaco è stato invitato ad allontanarsi: "Questa non è una passerella" il commento al microfono di Paolo Di Vetta dei Blocchi precari metropolitani, "la politica si è mostrata ancora una volta lontana dalla gente e da questa piazza. Chiediamo al sindaco di lasciarci proseguire nella nostra assemblea". Dello stesso avviso il commento di Luca Fagiano del Coordinamento cittadino di lotta per la casa: "Abbiamo ringraziato il sindaco della sua presenza ma era la nostra assemblea. Non abbiamo governi amici". Applausi. E Marino ha lasciato la piazza.

APPUNTAMENTI - A fine assemblea il presidio in piazza di Porta Pia è stato tolto. "Stiamo lasciando l'accampata perché ci sembra insufficiente, rispetto ad un governo schiacciato sempre di più sui poteri forti, ma la lotta continua". Il prossimo appuntamento romano è già dato: "Il 31 ottobre è in programma un assedio popolare alla Conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni sul tema della casa". Palazzo Chigi è avvisato.

"E' inutile rimanere qui di fronte a un Ministero che non serve a niente" ha spiegato Di Vetta "ma la mobilitazione continua, quasi quotidiana, con i picchetti antisfratto. Domani saremo davanti a Regina Coeli per chiedere libertà per gli arrestati del 19 ottobre".

Tende a Porta Pia, i movimenti cacciano Marino dalla piazza

MARINO - "Ho proposto un blocco degli sfratti fino a quando i comuni non saranno in grado di offrire alternative. Il ministro ha detto che affronterà i problemi al tavolo Governo-Regioni-Comuni il 31 ottobre. Questo deve essere un percorso svolto con urgenza perché l'emergenza casa e' ormai arrivata a livelli insopportabili: a Roma ci sono oltre settemila sfratti all'anno". Queste le parole sindaco Ignazio Marino, al termine della riunione presso il ministero delle Infrastrutture.

NIERI - "Abbiamo ribadito al Ministro Lupi che una sospensione degli sfratti è il primo passo per poter affrontare concretamente il problema casa. Questa sera abbiamo avviato un percorso e dobbiamo continuare a lavorare". Lo afferma sul proprio profilo facebook il vicesindaco di Roma, Luigi Nieri, al termine dell'incontro con il ministro ed i movimenti per la casa. "Uscendo dal Ministero, io e il sindaco Marino siamo passati tra la folla dei manifestanti in presidio per far sentire loro la nostra vicinanza e ribadire che Roma Capitale è al fianco dei più deboli, di chi non ha nulla e rivendica diritti".

Tende a Porta Pia, assedio al ministero - foto Andrea Ronchini

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