Cinquecentomila euro nei conti capitolini da spendere per la videosorveglianza, a garanzia di sicurezza ma soprattutto per contrastare i roghi tossici. Lo ha detto l'assessore al Bilancio di Roma Capitale, Andrea Mazzillo, illustrando l'assestamento approvato ieri dalla Giunta capitolina. 

Telecamere intorno ai campi rom dunque, come già anticipato dalla sindaca Raggi ascoltata nella Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie, per fermare gli autori dei fumi neri che appestano i quartieri ai margini della città. "Verranno posizionate in base ai punti critici segnalati dai municipi" ha spiegato l'assessore. 

Una misura di contrasto al fenomeno delle "fornaci" a cielo aperto, illegali, organizzate all'interno delle baraccopoli, istituzionali o abusive, dove si brucia di tutto. Dai rifiuti accumulati ai metalli per ricavare il rame da rivendere al mercato nero. Con il risultato di produrre incessantemente nubi tossiche che avvolgono interi quartieri costringendo i residenti a restare in casa a finestre chiuse. Denunce e appelli che arrivano, da anni, da ogni parte di Roma, ma che fin'ora sono rimaste senza risposta.