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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Teatro Valle, l'appello degli occupanti: "Si posticipi sgombero ad autunno"

L'accordo c'è da giorni, e la dead line fissata per lasciare il Valle è domani, domenica 10 agosto. Ma gli occupanti, con una lettera firmata anche dall'ex ministro Bray, chiedono al Comune il posticipo della scadenza

Il Teatro Valle torna in mano al Comune. Ieri con una lettera ufficiale del Campidoglio è stato affidato all'Associazione Teatro di Roma e gli occupanti dovranno lasciarlo domani, il 10 agosto, come da accordi. C'è quindi un invito a lasciare la struttura nei tempi decretati, ma anche una proposta, che mira a coinvolgere in un progetto di rivalorizzazione gli stessi soggetti che lo hanno animato nei tre anni di occupazione. 

Lo ribadisce l'assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli. "Con il conferimento all'Associazione Teatro di Roma questa stessa si farà carico dell'elaborazione di un progetto di valorizzazione del Teatro Valle all'interno del quale, per indicazione di Roma Capitale - spiega l'assessore - dovranno essere contenuti anche quegli elementi positivi frutto dell'esperienza elaborata in questi anni dall'Associazione Fondazione Teatro Valle Bene Comune. Certi che l'assetto gestionale così definito prefiguri le migliori condizioni possibili per il rilancio di un'istituzione culturale pubblica dal grande valore nazionale e centrale nelle strategie di sviluppo future della nostra Città".

LA FRATTURA - Ma la proposta non convince tutti e crea fratture. Di ieri una lunga assemblea fino a notte fonda, con un nulla di fatto, nessun voto, nessuna decisione definitiva. Se infatti c'è chi accetta l’offerta dell’assessore alla Cultura Giovanna Marinelli ed è disposto a lasciare il teatro domani sera sperando di poter partecipare alla gestione, c'è chi invece tiene la linea dura, poco persuaso dall'idea di "teatro partecipato" messa in campo da Marinelli. 

L'APPELLO - Ma le ore passano e l'allontanamento dal teatro è previsto entro domani sera. Da qui l'appello firmato dall'ex ministro della Cultura Massimo Bray, in assemblea martedì scorso con gli occupanti, e da politici e intellettuali, tra cui il deputato Pd Pippo Civati e Salvatore Settis, in cui si chiede al Comune di spostare in autunno la scadenza per lo sgombero, così da poter arrivare a una soluzione "che possa essere davvero condivisa da tutti". 

Ma l'assessore Marinelli non ci sta. "Un allungamento dei tempi delle trattative fino all'autunno - fa sapere in nota - sarebbe un vero danno, perchè a quel punto loro non avrebbero più un'offerta così significativa per lo sviluppo culturale di quel progetto e noi non avremmo la possibilità di restaurare il teatro e consegnarlo".

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