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Caso taxi a Ciampino, Onorato: "Un'associazione a delinquere. Depositato esposto in procura"

Intervista all'assessore capitolino ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato dopo la bufera sollevata dalle irregolarità nella gestione delle auto bianche allo scalo romano

Aveva promesso che avrebbe depositato un esposto in procura per il “caso taxi” di Ciampino, e così ha fatto. L’assessore capitolino ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, si è rivolto all’autorità giudiziaria per denunciare le irregolarità nell’erogazione del servizio taxi allo scalo romano, rese pubbliche dalle Iene in due servizi ma di fatto già note all’intera categoria, come confermato a RomaToday dagli stessi tassisti.

Lo abbiamo quindi interpellato per capire quanto il Comune sapeva, effettivamente, della situazione - dalle tariffe maggiorate a un sistema di “smistamento arbitrario” delle corse gestito da alcuni soggetti sempre presenti davanti all’aeroporto - e che cosa è possibile fare per evitare che situazioni come quelle di Ciampino - ma anche di Fiumicino e della stazione Termini - possano continuare a verificarsi.

Assessore, alle Iene ha dichiarato di avere presentato un esposto in procura in merito a quanto accade a Ciampino. Ha già provveduto?

Certo, l’ho depositato lo scorso martedì. Non siamo più disposti a girare la testa dall’altra parte, come è stato fatto negli ultimi 20 anni, su illegalità e violenze in aeroporti e stazioni nel settore taxi e ncc. Finalmente il servizio delle Iene rende evidente che non si tratta solamente di piccole irregolarità, ma di una sorta di associazione a delinquere che decide i prezzi da applicare e addirittura quali taxi lavorano e quali no, come nel caso del video di Ciampino.

I rappresentanti della categoria hanno detto di avere già segnalato persone ed episodi al centro della questione diverse volte, ma di non avere avuto riscontro in termini di provvedimenti. Il Comune era a conoscenza della situazione?

Negli ultimi 5 mesi all’aeroporto di Fiumicino sono state fatte oltre 1000 multe per comportamenti non regolari di taxi e ncc e per il procacciamento illegale di corse. Consideri che con la sindaca Raggi per cinque anni e mezzo i vigili di Roma neanche andavano a Fiumicino, perché la passata amministrazione non lo riteneva territorio di sua competenza. Peccato però che il Leonardo Da Vinci sia la porta della Capitale al mondo. Sui controlli questa Giunta ha segnato un grande cambio di passo. Non basta però, bisogna ancora fare di più.

L’assessore Patanè ha chiarito che non è possibile procedere con la revoca della licenza se non decadono i requisiti e se la persona segnalata è un mero sostituto alla guida. Che tipo di provvedimenti avete quindi intenzione di prendere per evitare che questi episodi continuino a verificarsi?

I provvedimenti vengono presi dal Dipartimento Mobilità e dalla Camera di Commercio, quindi purtroppo non è una mia competenza. Ma il regolamento comunale e la Legge Regionale parlano chiaro: chi viola il regolamento o commette atti illegali prima subisce diversi gradi di sospensione e poi la revoca della licenza. Rispetto ai sostituti di guida, nel momento in cui gli autisti vengono trovati a commettere atti illegali secondo quanto stabilito dalla Legge Regionale, la Camera di Commercio può intervenire facendo decadere i requisiti.

Oltre alla questione Ciampino, sui taxi negli ultimi mesi si è dibattuto molto anche per l’assenza di auto bianche in punti nevralgici della città. È accaduto questa estate a Fiumicino, per esempio. Come supplire a questa mancanza?

È competenza del Dipartimento alla Mobilità pianificare i turni dei taxi e i periodi di ferie. Certo, non è più sostenibile che la domenica sera a Termini non si trovino taxi e che ad agosto quando abbiamo segnato i record di presenze turistiche molti tassisti fossero obbligati in ferie dal Dipartimento.

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