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Partecipate, il fronte di minisindaci di sinistra e sindacati: “Salviamo Roma da declino”. E sui rifiuti il tempo stringe

L’incontro nella Sala del Carroccio in Campidoglio: “In città è fermo anche l’ordinario”. Entro mercoledì attesa la relazione del Comune sulla discarica di Roma

Da una parte il tavolo tra la Sindaca e i sindacati confederali saltato, dall’altra il fronte comune tra i minisindaci di centrosinistra e Cgil, Cisl e Uil sul destino delle partecipate

Un’alleanza per il futuro di Roma quella nata nell’incontro nella Sala del Carroccio: sullo sfondo lo sciopero generale dei dipendenti capitolini del 25 ottobre scorso, all’orizzonte la volontà di arginare “il declino di Roma” rilanciando anche la mobilitazione. 

Minisindaci di centrosinistra e sindacati: fronte comune su partecipate

Intorno al tavolo del Campidoglio i presidenti di I, II, III e VIII Municipio: Sabrina Alfonsi, Emanuele Gisci per conto di Francesca Del Bello, Giovanni Caudo e Amedeo Ciaccheri insieme al segretario generale della Uil di Roma, Alberto Civica, quello della Cgil, Michele Azzola, e Giampaolo Pavoni in rappresentanza della Cisl. 

"O sistemiamo le partecipate o la città non la riprendiamo” - ha esordito Alfonsi.

“Avevano detto che non avrebbero lavorato sulle cose straordinarie, come le Olimpiadi. Ma il risultato è che non funziona nemmeno l'ordinario, tanto meno i servizi. Così non c'è futuro per Roma” – ha detto la minisindaca proponendo di convocare una conferenza dei presidenti “al fine di trovare un rappresentante per l'osservatorio parlamentare”.

L’obiettivo è quello di mettere mano alle aziende partecipate più importanti, quelle da cui dipende la qualità della vita in città: “Se non lo facciamo – ha sottolineato Azzola - condanniamo Roma al declino, è esattamente quanto sta avvenendo. Chiediamo da tempo un confronto su questo ma non siamo mai riusciti a farlo".

L’ultimo tavolo convocato dalla Sindaca è saltato: i sindacati confederali lo hanno abbandonato in segno di protesta, accusando il Campidoglio di non voler dialogare. 

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L'appello di Caudo è quello di "sedersi a un tavolo tutti insieme per trovare qualche soluzione in questo scampolo di consiliatura. Qualcosa si può ancora fare, ma siamo arrivati allo stremo perché nonostante i tentativi di aiuto e dialogo che vogliamo dare al Comune loro non rispondono". 

Dai rifiuti alle mense: “Nessuna prospettiva né certezze”

I problemi più urgenti da risolvere sono rifiuti, trasporti, mense scolastiche. "Non abbiamo prospettive sui rifiuti e c'è incertezza sul Tpl. Non capiamo quali sono gli investimenti che vuole fare il Comune. Su Roma Metropolitane - ha sottolineto Civicanon è vero che il personale sarà reinternalizzato. Su Farmacap abbiamo sentito dire che con le farmacie ci si rimette e basta e infatti si parla di dismissioni. Avremmo voluto discutere di tutto questo con Raggi, ma non avendo avuto questa possibilità abbiamo proclamato lo sciopero. Dall'altra parte solo giochetti". 

La mobilitazione di cittadini e lavoratori potrebbe essere una delle strade per scuotere il Campidoglio. "Noi non veniamo ascoltati” – ha denunciato Ciaccheri. “Serve una spinta. Oppure dobbiamo noi mobilitare la città e organizzare una grande iniziativa".

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Emergenza rifiuti: entro mercoledì indicazione su discarica

Intanto però la grande incognita di Roma resta la gestione dei rifiuti. Dopo l’ordinanza della Regione Lazio il Comune ha tempi ristretti per indicare un sito da destinare allo smaltimento: la discarica “di servizio” per la città.

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La consegna della relazione finale, contenente le indicazioni dei siti per il conferimento dei rifiuti della Capitale, è prevista per mercoledì mattina.
 

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