rotate-mobile
Politica

Casa, Castiglione convoca il tavolo poi lo rimanda di un mese: "Errore materiale"

Era stato convocato per il 6 giugno. Il 7 invece ci sarà l'incontro con l'assessore regionale Valeriani

Sembra un ossimoro. E invece è una comunicazione ufficiale che arriva dall'assessorato capitolino alle Politiche Abitative di Rosalba Castiglione: il tavolo sull'emergenza abitativa slitta di un mese. Si terrà il 6 luglio e non il 6 giugno come invece era stato inizialmente comunicato al lungo elenco di partecipanti, che va dalle organizzazioni rappresentative dei costruttori ai sindacati di categoria, compresi i confederali, fino ai movimenti per il diritto all'abitare. Un arco vasto, "come non si vedeva da anni", che da mesi ha tentato di intavolare una discussione con l'assessora, con pochi risultati e uno strappo sul nodo delle occupazioni ancora tutto da risolvere. 

Dall'assessorato liquidano l'accaduto come un "mero errore materiale". Un fatto dovuto all'agenda: al posto delle pagine di luglio si è finiti ben prima, a quelle di giugno. Coincidenza vuole però che la penna si fosse fermata proprio sul 6 giugno, lo stesso giorno della mobilitazione indetta tempo prima della convocazione da sindacati e movimenti proprio sotto le finestre dell'assessorato di piazza Giovanni da Verazzano, proprio per farsi sentire in merito al tavolo sull'emergenza abitativa. Non solo. Nei giorni scorsi l'assessora Castiglione, comunicando la convocazione per la data del 6 giugno, ha inoltrato alle parti una bozza di intesa antecedente alle osservazioni delle parti al tavolo. Un passo indietro che non era piaciuto a sindacati e movimenti che hanno scritto a Castiglione chiedendo "un segno di tangibile disponibilità" in assenza del quale sarebbe "stato inutile reincontrarsi per dirsi le stesse cose".

Non solo. Nella lettera, che porta la data del 30 maggio, si faceva riferimento alla disponibilità dimostrata dall'assessore alle Politiche Abitative, Massimiliano Valeriani, a discutere con il Comune per rendere applicabile la delibera sull'emergenza abitativa e sbloccare quei 190 milioni di euro fermi ormai da oltre un anno. Ma a quella data, così come verificato da Romatoday, nessun contatto era avvenuto in merito. L'assessora Castiglione, ascoltando il suggerimento di sindacati e movimenti, è corsa subito ai ripari: "Si coglie l'occasione per informarvi che il 7 giugno l'assessore terrà un incontro con il collega della Regione Lazio al fine di trovare soluzioni percorribili per risolvere il problema dell'emergenza abitativa" ha scritto circa 48 ore dopo aver ricevuto la missiva.

Il presidio indetto per il 6 giugno da sindacati e movimenti si terrà lo stesso. Pur stigmatizzando lo slittamento di un mese, per Roberto Giordano della segreteria della Cgil di Roma e del Lazio "il fatto che comune e regione si incontrino per trovare una mediazione è positivo e rappresenta un primo risultato di questa mobilitazione". Fabrizio Ragucci segretario di Unione Inquilini di Roma, punta il dito contro lo slittamento: “Questo ci lascia capire quanto siano prioritarie le questioni dell'abitare per l'amministrazione pentastellata di Roma. Eppure ricordiamo che ogni giorno almeno 15 famiglie vengono sfrattate con la forza pubblica. Che non esistono reti di protezione e che il dipartimento delle politiche abitative continua a essere in forte carenza di personale. Tutte questioni urgenti che evidentemente si preferiscono rimandare per incapacità” scrive in una nota. "Temiamo che di fronte alla formazione di un governo che si prannuncia molto aggressivo nei confronti delle occupazioni l'assessora abbia preferito prendere tempo" commenta Paolo Di Vetta dei Movimenti per il diritto all'abitare. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Casa, Castiglione convoca il tavolo poi lo rimanda di un mese: "Errore materiale"

RomaToday è in caricamento