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Una delibera transitoria regolerà i tavolini dei bar concessi durante il covid. Ecco i punti chiave

Il testo dovrà essere votato in Consiglio comunale entro giugno, prima della scadenza delle concessioni. Si potrà chiedere la conferma delle osp, con eccezioni per la Città storica e un nuovo iter

I titolari di bar e ristoranti della città potranno chiedere l'autorizzazione per mantenere l'occupazione di suolo pubblico richiesta in tempi di pandemia. Tavolini e dehors concessi in via del tutto straordinaria durante i due anni di Covid (circa 6mila le domande pervenute)  potrebbero essere confermati quindi, con qualche importante eccezione riguardante la Città storica e sempre se i documenti richiesti risulteranno in regola. E' questo il punto chiave della proposta di delibera partorita dalla commissione Commercio (ancora da votare), da settimane concentrata sul tema. 

"Abbiamo lavorato a fondo ascoltando cittadini e categorie" commenta il presidente Andrea Alemanni a RomaToday. "La proposta è articolata e complessa, tiene dentro la specificità del I municipio e numerosi elementi aggiuntivi come il progetto asseverato da un tecnico e, nel rispetto del codice della strada, la decentrificazione delle osp (occupazioni di suolo pubblico, ndr) sulle strade di quartiere ed interzonali. Credo sia arrivato il momento di dare un segnale chiaro". Aperta e chiusa parentesi per capire meglio la questione: durante l'emergenza Covid ai nuovi tavolini aggiunti dagli esercenti non corrispondeva alcuna autorizzazione del municipio. Il titolare presentava un'autocertificazione comunicando il nuovo perimetro di occupazione di suolo pubblico. Dopodiché i vigili urbani effettuavano controlli per stabilire se l'effettiva oso corrispondesse a quella dichiarata. Stop. 

Ora, il 30 giugno scadono queste richieste provvisorie, i commercianti chiedono di poter mantenere lo status quo per recuperare un po' di introiti nella prima estate libera dal virus. Il Campidoglio prova ad accogliere la richiesta ma tenendo conto anche delle istanze dei residenti. Comitati e associazioni attive sul territorio denunciano una sorta di "invasione" di tavolini ben oltre, a loro dire, il limite del decoro urbano. E allora l'idea è quella di concedere una proroga tramite una delibera transitoria che copra la bella stagione, fino al 31 ottobre. Che non vuol dire, ci tengono a precisare dal Campidoglio, perpetrare lo status quo. Vediamo i dettagli del testo. 

Cosa propone la bozza di delibera 

Primo punto: la richiesta di proroga non verrà concessa senza un'apposita autorizzazione che il municipio potrà rilasciare o meno solo se alla domanda verrà allegata anche una relazione tecnica.

Secondo punto: non varrà per l'area della Città storica. L'aumento di tavolini rispetto a quelli ottenuti prima della pandemia non verrà concesso a prescindere. Potrà chiedere la conferma solo chi non ne aveva in precedenza, e sempre se la domanda risulterà regolare, con il rispetto del codice della strada e la relazione tecnica. In caso di parere contrario il municipio provvederà ad avviare l'iter per la rimozione immediata dell'occupazione. 

Altra novità: la possibilità di richiedere l'occupazione anche nelle strade della grande viabilità cittadina. In tal caso il municipio dovrà richiedere il parere del dipartimento Mobilità. Questo è un punto ostico, che ha già incontrato la resistenza degli uffici capitolini. 

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