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Martedì, 16 Aprile 2024
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Tatuaggi e piercing, la stretta della regione Lazio: divieto per gli under14 e rimozioni solo in strutture sanitarie

La proposta di legge della consigliera Leonori insieme all’associazione dei tatuatori sarà discussa dopo l’estate: “Serve provvedimento nazionale per riconoscere professione”

Tatuaggi e piercing vietati ai minori di 14 anni, per tatuatori e piercer corsi di formazione più  lunghi e corsi di aggiornamento periodici; la regolamentazione per i professionisti che arrivano da altre regioni o dall’estero con una stretta su chi esercita l’attività in modo abusivo o in luoghi non conformi. In Regione Lazio depositata la proposta di legge, a firma della consigliera Marta Leonori, sulle attività di tatuaggio e piercing: un testo composto da 11 articoli che sarà discusso al termine dell’estate. 

Tatuaggi e piercing vietati ai minori di 14 anni

Il tema, dopo la serrata forzata nel corso del lockdown, è caldo. Oltre le linee guida del Ministero della Salute il Lazio punta a regolamentare in modo chiaro le regole a cui tatuatori, piercer e clientela dovranno attenersi con attenzione alle fasce più giovani: un modo per tutelare la salute, evitare la trasmissione di virus e malattie ma anche per dare un impulso affinchè a livello nazionale si riconosca la professione del tatuatore, inquadrandolo tra gli “artisti”. 

Come detto tra le maggiori novità che la legge vuole introdurre il divieto di tatuaggi e piercing ai minori di 14 anni, non più 16. Il divieto di eseguire tatuaggi e piercing “in sedi anatomiche nelle quali sono possibili conseguenze invalidanti permanenti o in parti dove la cicatrizzazione è particolarmente difficoltosa”. Stop poi alla rimozione dei tatuaggi “in strutture non sanitarie”. Chi vuole praticare tatuaggi e di piercing, in luogo pubblico o privato, anche a titolo gratuito, stagionale o temporaneo deve presentare una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai sensi della normativa vigente. 

Tatuatori, stretta sugli abusivi: le sanzioni

La sanzioni per i trasgressori sono salate. Multe dai 3mila ai 15mila euro e il sequestro delle attrezzature ed i materiali utilizzati per chi esercita senza aver presentato la SCIA richiesta o senza aver effettuato i percorsi formativi. Sanzioni fino a 15mila euro per chiunque esercita l’attività di tatuaggio o piercing senza il possesso dei requisiti minimi strutturali, gestionali ed igienico-sanitari previsti dal regolamento. Multe anche per chi trasgredisce sul corretto smaltimento dei rifiuti prodotti nell’esercizio dell’attività. 

A contribuire alla stesura della legge l’Associaizone Tatuatori che riunisce artisti del tatuaggio e del piercing che da anni si battono proprio per ottenere una legge nazionale che regoli gli aspetti previdenziali, fiscali, amministrativi, igienico-sanitari e formativi.

Dito puntato contro gli abusivi: nel Lazio si stima che a fronte di circa 1350 Studi autorizzati, ci siano circa 20.000 abusivi, che operano in casa o strutture inadeguate, dove non possono assolutamente garantire igiene e sicurezza, così come anche per i pigmenti che utilizzano, spesso di dubbia provenienza e non sottoposti ai controlli preventivi che ne consentono l’immissione sul mercato. 

I tatuatori: "Igiene e sicurezza priorità, sì a legge nazionale"

“Neppure i materiali con cui praticano i fori da piercing e la relativa strumentazione , spesso non sono sterili né monouso. Questo è un rischio elevato, poiché oltre all rischio di trasmissione di  infezioni, epatiti ed aids - dice Marco Manzo, dello storico Tribal Tattoo Studio di via Cassia - si aggiunge in questa fase il Covid nel caso in cui le procedure di sanificazione individuale previste dall’ordinanza regionale non vengano rispettate”.

La speranza è che la legge proposta nel Lazio possa fare da apripista a livello nazionale. “Sicuramente il tatuaggio è una forma d'arte ed un autorevole linguaggio nell'arte contemporanea, ma limitarsi a pensare all'ambito artistico non è sufficiente: ben venga una legge, ne abbiamo bisogno. La proposta di legge prevede corsi di formazione più  lunghi, corsi di aggiornamento per i professionisti, regolamenta chi proviene da altre regioni o dall'estero e contrasta l'abusivismo con sanzioni amministrative e penali trattando con completezza tutti gli aspetti riguardanti il tatuaggio ed il piercing in sicurezza. Spero - conclude Manzo - che sia approvata e che in futuro si possa arrivare ad una legge nazionale”. 
 

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