Coronavirus, Unindustria alla Raggi: "La tassa di soggiorno dei primi tre mesi del 2020 resti agli alberghi"
A parlare Stefano Fiori, presidente della Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero di Unindustria
Annullare il riversamento degli importi del contributo di soggiorno maturati nei primi tre mesi del 2020 da parte delle strutture alberghiere, così da lasciarle a disposizione delle strutture. E' la richiesta avanzata alla sindaca Virginia Raggi da Unindustria. "Gli impatti drammatici del Coronavirus stanno incidendo in maniera devastante sul settore turistico, che è uno dei driver fondamentali dell'economia di Roma e del Lazio", scrive in una nota Stefano Fiori, presidente della Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero di Unindustria.
Per Fiori l'annullamento "deve essere una misura una tantum perché Unindustria è da sempre convinta che il contributo di soggiorno debba essere totalmente reinvestito per dare più servizi di qualità a cittadini, imprese e turisti". L'augurio è che "tali provvedimenti possano essere adottati anche dagli altri Comuni del Lazio che si trovano nelle stesse condizioni della Capitale".
A causa dell'emergenza sanitaria il 90 per cento degli alberghi della Capitale, circa 1200 in totale, è chiuso. Il turismo è totalmente fermo e, come ha spiegato ieri il presidente di Federalberghi, Giuseppe Roscioli, nel corso di un'intervista a Roamtoday, la stima è che per veder ripartire il turismo internazionale a Roma si dovrà aspettare l'inizio del prossimo anno.
"Data la situazione di estrema difficoltà che coinvolge imprese e lavoratori", conclude Fiori "è necessario intervenire tempestivamente. Questo provvedimento, infatti, da parte del Comune rappresenterebbe nell'immediato un'importante boccata di ossigeno per il sistema alberghiero di Roma che è in una situazione drammatica, considerando che il 90% delle strutture alberghiere è chiusa in conseguenza della diffusione dell'epidemia".