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Ucraina, così Roma e Lazio si preparano a gestire la crisi: trasporti gratis, vademecum e assistenza sanitaria

Al 9 marzo sono arrivati oltre 1.300 profughi e sono già pervenute 814 richieste per il permesso di soggiorno temporaneo

Il Lazio e Roma come modelli di accoglienza dei profughi ucraini, osservate speciali da parte del ministero dell'Interno in un momento di crisi internazionale che potrebbe durare a lungo e sta portando in Italia e nella nostra città decine di migliaia di famiglie in fuga dalla guerra. Con questo spirito il presidente della Regione Nicola Zingaretti, il sindaco Roberto Gualtieri e il prefetto Matteo Piantedosi hanno illustrato le misure messe in campo dall'unità di crisi negli ultimi giorni. 

Vademecum e trasporto gratuito

Innanzitutto è stato prodotto un vademecum in lingua ucraina "che verrà distribuito ai cittadini che arrivano sul nostro territorio - ha fatto sapere Zingaretti, commissario delegato dell'unità di crisi - e in cui tra le altre cose vengono spiegate le procedure per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo". Un  documento rispolverato dall'Unione Europea che dura un anno, estendibile per altri sei mesi, per il quale alla questura di Roma sono già arrivate 814 richieste, 175 solo nella giornata del 9 marzo come informa la prefettura. "Tutti i cittadini ucraini in fuga dalla guerra - aggiunge - potranno viaggiare gratuitamente sui mezzi Cotral in tutto il territorio regionale". 

I numeri dell'emergenza: 1.300 ucraini a Roma

Prefettura che, tramite il suo titolare Matteo Piantedosi, rende pubblici i dati aggiornati sugli arrivi dalle zone di guerra: "Oltre 1.300 ucraini sono arrivati a Roma al 9 marzo (24.000 in tutto il territorio nazionale) - spiega - e nei due punti di arrivo che monitoriamo, in zona Rebibbia e a piazzale 12 ottobre, solo ieri abbiamo accolto 6 pullman con un totale di 191 persone, di cui 89 minori. Nelle stazioni ferroviarie sono arrivate 33 persone, anche se abbiamo notato una significativa tendenza di usare Roma come tappa di passaggio per spostarsi soprattutto nel sud Italia". Il lavoro da fare adesso, prosegue il numero uno di palazzo Valentini "è quello di trasformare questo sistema in un'assistenza continuativa e integrata. Ci stiamo adoperando per far sì che le tante e diversificate proposte d'accoglienza vengano messe a fattore comune". E viene confermata la disponibilità ad arrivare a 10.000 posti letto in tutto il Lazio. Anche i beni confiscati alle mafie potranno giocare il loro ruolo: 186 gli immobili, 69 già assegnati a Roma Capitale ma non utilizzati, 22 pronti all'uso. 

La task force comunale: 154 profughi negli alberghi

"Dobbiamo accogliere e ospitare le persone che fuggono dalla guerra, è un nostro dovere morale, politico e istituzionale". A dirlo è Gualtieri, che fornisce i primi dati relativi al lavoro della task force istituita in Campidoglio e guidata dall'assessora Barbara Funari: "In soli sei giorni abbiamo ricevuto 6200 chiamate e 500 mail - rende noto il primo cittadino -, tra richieste e offerte d'aiuto da parte dei romani. Grazie all'accordo con Federalberghi, siamo già riusciti ad accogliere 154 persone, tutte donne con minori e 5 uomini anziani". Gli uomini in salute, infatti, sono quasi tutti rimasti nel paese d'origine a difendere le case dall'invasione delle truppe di Putin. Lunedì 14 marzo Roma Capitale, insieme a Refugees Welcome Italia, lancerà l'albo delle famiglie accoglienti per rafforzare e ufficializzare la rete di chi si mette a disposizione per dare ospitalità per periodi medio-lunghi ai profughi. 

30 bambini attesi al Bambino Gesù

L'unità di crisi interistituzionale non sottovaluta l'aspetto sanitario dell'emergenza. "Grazie alla collaborazione tra la sanità del Lazio, l'ospedale Bambino Gesù e la Gdf - continua Zingaretti -, arriverà domani (venerdì 11 marzo, ndr) a Roma il primo volo militare per il trasporto di 30 bambini ucraini bisognosi di cure. Il volo atterrerà all'aeroporto di Pratica di Mare e i piccoli saranno trasferiti subito al Bambino Gesù".  "Sono in corso tutte le attività di valutazione dello stato vaccinale di chi sta arrivando dall'Ucraina - ha aggiunto Alessio D'Amato, assessore alla Sanità del Lazio -, soprattutto i minori e chi non ha completato il percorso delle vaccinazioni lo farà secondo le regole vigenti in Italia. C'è un'attenzione particolare soprattutto per polio, tetano e si sta facendo anche uno screening sulla Tbc".

Un bando per l'inclusione

Dalla Regione arriva poi un'altra novità: un bando finanziato con risorse del fondo sociale europeo per sostenere i profughi in caso di assistenza legale, per il sostegno ai percorsi scolastici, all'alfabetizzazione linguistica, ma anche per ampliare l'offerta psicologica dedicata soprattutto ai giovani. "Stiamo studiando nel bando anche la possibilità di attivare bonus occupazionali - aggiunge Zingaretti - e sicuramente contribuire agli acquisti di strumenti informatici legati alla connettività, permettendo a mamme e bambini di aver copertura finanziaria e strumentale per restare in contatto con le famiglie rimaste in Ucraina". Buone notizie anche per gli studenti Erasmus: "Rimarranno nel Lazio a spese nostre finché lo riterranno opportuno" annuncia il governatore.

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